Intervento di Marco Bianciardi, presidente Federaberghi Siena sulla eintroduzione della tassa di soggiorno

“Sono ormai cinque anni che la Federalberghi lotta contro la reintroduzione della tassa di soggiorno, strappando fino ad ora solo promesse poi non mantenute prima a livello nazionale, poi regionale infine nei singoli comuni. A questo punto chiediamo un regolamento che nasca da una concertazione chiara, esplicita e trasparente, e che veda pesare le nostre istanze. Inoltre visti i molti soggetti pronti a definire come, dove e quando utilizzare l’introito di questa tassa, pretendiamo di avere voce in prima linea come Albergatori, come in prima linea siamo sempre stati posti per ricevere i vari aggravi economici.Non possiamo assolutamente tollerare che questo nuovo introito serva solo a rimpinguare le casse comunali o continui a finanziare progetti e attività legati al turismo con scarsissimi risultati.

I Comuni ci fanno capire hanno bisogno di determinati importi per far tornare i propri conti interni, ma forse oggi ci stiamo scordando che gli Albergatori non sono un bancomat da cui è possibile attingere denaro così facilmente.Il ragionamento fortemente sbagliato è pensare ad una cifra e poi pensare di suddividerla fra i soliti noti per realizzarla.Dobbiamo assolutamente invertire il ragionamento matematico e pensare ad una cifra in base all’andamento del mercato e alla sua capacità di spesa e soprattutto in base alla grande difficoltà che ancora comparto del turismo soffre. Non deve quindi essere persa obbiettività e lucidità, abbagliati da questo facile tesoretto.Da parte dei cittadini e di tutte le altre categorie economiche c’è la tendenza a smorzare i toni ed illudersi che questo grave errore non cambierà niente e questo solo perché il comune non pescherà direttamente nelle loro tasche. Sono certo che purtroppo, se ci sarà un ritorno negativo, sarà per tutti, nessuno escluso, perchè il grande motore turistico muove un meccanismo che coinvolge la maggior parte delle aziende esistenti nei nostri territori, sia pure se non direttamente coinvolte.Fderalberghi Siena ha già partecipato ad alcuni incontri nei vari Comuni della provincia di Siena e non nascondiamo la nostra profonda preoccupazione su tutti i regolamenti che fino ad oggi ci sono stati sottoposti.Non è possibile pensare che ogni Comune crei un suo regolamento interno totalmente slegato da quello del comune limitrofo. Molti nostri Associati della provincia di Siena hanno le loro strutture proprio presso i confini municipali ma operano con la loro attività produttiva nel bacino di utenza turistica del comune con cui confinano. Perciò inviamo il nostro forte appello alla Provincia di Siena che faccia da trait d’union e si ponga come intermediaria fra tutti i Comuni del suo territorio per arrivare a mettere a punto un regolamento unico che non crei alcuna disparità fra strutture ricettive vicine”.