Animazione turistica: i pro e i contro del lavoro più sognato dai giovani

Vacanze di nuovo in crescita dopo sette anni

Vivere per mesi in luoghi da favola, fra le persone, giocare, divertirsi, ballare e per tutto questo essere pagati: è il lavoro dell’animatore turistico nell’ideale di moltissimi giovani. Ma è davvero tutto oro quello che luccica? Di fatto lavorare nell’animazione turistica ha effettivamente molti più aspetti positivi rispetto a quelli negativi, ma la verità è che fare l’animatore turistico è una vita dura, benché ricca di soddisfazioni. 

A gravare su questa figura c’è sempre un ruolo di responsabilità che da un lato è anche il bello dell’impiego. Responsabilità del benessere degli ospiti della struttura, della partecipazione alle attività, della felicità delle persone. Innanzitutto per fare questo lavoro occorrono doti innate quali la socievolezza, la pazienza e l’allegria. Dopotutto un animatore introverso, isterico o musone non si è mai visto. Quando si ha a che fare con così tante persone, tra l’altro del tutto sconosciute, però, sono doti necessarie e non le si può imparare a scuola. Se si ha l’attitudine, allora si può pensare a fare questo lavoro, preparandosi poi al fine di acquisire competenze specifiche.

Come si diventa animatori turistici?

Di solito per fare l’animatore turistico occorre un diploma di maturità, anche se non c’è una scuola specifica per ricoprire questo incarico. È chiaro, tuttavia, che le scuole che hanno come base il turismo sono ottime a questo scopo. La conoscenza delle lingue straniere è indispensabile, sia per lavorare in Italia, sia e soprattutto per lavorare all’estero. In alcuni casi sono richiesti attestati di partecipazione o certificati di lingua. 

Per ricoprire il ruolo di scenografo, attore, intrattenitore, ballerino, non occorrono attestati, ma per occuparsi di attività sportive bisogna essere fitness coach, quindi vanno seguiti corsi specifici. Allo stesso modo per badare ai bambini, se si anima il miniclub, ci vogliono competenze specifiche. In alcuni casi, per preparare al meglio il proprio personale, ci sono enti che gestiscono l’animazione turistica che propongono corsi mirati. Un esempio di corsi sono quelli promossi da Stars Animazione. 

Pro e contro del lavoro

Pro

Il grande vantaggio di un lavoro di questo tipo è sicuramente il fatto di trovarsi in luoghi di lavoro splendidi di cui si può godere quando non si sta lavorando. Oltre a questo si lavora con le persone, quindi, salvo episodi magari sgradevoli, in generale ci si diverte e il tempo passa in fretta. Se si ha un carattere portato allo stare con le persone, più che un lavoro è un vero e proprio divertimento. 

Contro

L’animazione turistica è dura, anche se si ha una buona resistenza alla fatica. Gli orari di lavoro sono lunghi e le pause fra un turno e l’altro non sono a volte sufficienti a riprendere fiato. Oltre a questo bisogna considerare che lo stipendio di solito non è altissimo, perché vitto e alloggio sono compresi nel contratto. L’animatore deve sostenere il peso della responsabilità delle attività e del benessere delle persone e, anche se non è in turno, ma all’interno della struttura, deve rispondere alle persone come fosse in servizio: la cortesia e la disponibilità, insomma, non hanno orario, nemmeno in una giornata No.