Bianciardi: “I turisti ignorano le iniziative cittadine”

Marco Bianciardi di Federalberghi-Confcommercio Siena denuncia la scarsa promozione degli eventi realizzati in città e che, per questo, i turisti ignorano.

La Federalberghi- Confcommercio Siena è preoccupata per la flessione delle presenze nella nostra città. Marco Bianciardi, presidente dell’associazione, si lamenta anche del dato sulla permanenza media. Per la Federalberghi la ragione di questa flessione sta nello scarso coinvolgimento dei turisti nelle iniziative promosse in città, programmate in ritardo e per questo comunicate male all’esterno.

Secondo i dati forniti dall’Osservatorio Turistico della Provincia di Siena, consultati sul sito Internet della Provincia di Siena, la variazione di permanenza dei turisti nella nostra città, considerando tutto l’anno 2015 e gli esercizi alberghieri ed extralberghieri è di -7,4% rispetto al 2014.

«Se poi specifichiamo la differenza di strutture e connotiamo solo gli alberghi, la permanenza media scende addirittura al -9,96%» – dice Bianciardi – «Facciamo una semplice riflessione: vista la flessione ci pare ovvio purtroppo che il turista non trova nella nostra città motivazioni per trattenersi più a lungo. Siamo convinti che le presenze turistiche e la permanenza dei visitatori nella nostra città siano una priorità assoluta e questo soprattutto per contrastare quel turismo “mordi e fuggi” che spesso, troppo spesso, poco porta al nostro territorio in ambito economico!» –  continua il presidente di Federalberghi-ConfCommercio Siena – «La critica che muoviamo è che abbiamo la sensazione, che poi tanto sensazione non è visto che lo chiediamo ai nostri ospiti, che tutti questi eventi siano dedicati ai cittadini senesi e ai residenti dei comuni limitrofi».

«Come abbiamo più volte detto, è che se vengono coinvolti i turisti, è per pura casualità o per mera sorpresa visto che quando arrivano a Siena non sanno assolutamente niente di quello che la città ha da offrirgli in ambito di iniziative poiché le manifestazioni non vengono promosse adeguatamente e per tempo a livello nazionale e internazionale. Il successo del Mercato in Piazza, che non critichiamo come evento, sia chiaro, non può essere definito come successo turistico ma solo successo perché di turismo ha poco a che fare se non quello di usufruire di quei visitatori che già era in città a prescindere. Inoltre, quando si parla di programma di tre anni proposto dalla Fabbrica d’Opera, perché allora non cominciano a promuovere anche l’anno 2017 e ci informano su cosa faranno per poter essere propositivi nelle fiere internazionali dove, come strutture ricettive, partecipiamo a spese nostre? Ripetiamo –conclude Bianciardi – che se di eventi turistici vogliamo parlare, questi devono essere programmati con largo anticipo, almeno un anno prima e devono essere promossi su tutti i canali possibili, soprattutto quelli internazionali».