Whirlpool, sindacati: “Governo apra tavolo sul futuro del gruppo”

E’ indispensabile che la discussione sul futuro del gruppo Whirlpool avvenga in un tavolo istituzionale convocato dal Governo, per garantire la sicurezza e la protezione della realtà industriale.

E’ quanto chiedono Fim, Fiom, Uilm, Uglm, che hanno incontrato l’azienda per la presentazione dei dati trimestrali e dell’accordo con Arçelik.

Nella riunione è stato precisato che dall’intesa saranno esclusi gli elettrodomestici KitchenAid e Maytag; Whirlpool e Arçelik dovranno agire come entità separate fino al perfezionamento della operazione, che è sottoposta ad alcune condizioni, fra cui l’approvazione dell’Antitrust, e prevedibilmente si compirà nella seconda metà del 2023.

È stato chiarito – riferiscono i sindacati – che i marchi continueranno ad essere utilizzati dalla nuova società: alcuni saranno di proprietà della stessa, vale a dire Indesit, Hotpoint, Bauknecht, Privileg e Ignis, mentre il marchio Whirpool sarà concesso in licenza per 40 anni; la nuova società riceverà in proprietà anche il marchio Grunding e in licenza Beko, Altus e Blomberg. Insieme alla totalità della unità produttive, saranno ceduti tutti i dipendenti, le piattaforme ed i prodotti.

La nuova società conta su un fatturato 2022 di 6 miliardi, con 9 fabbriche conferite da Whirpool e 2 conferite da Arçelik, nonché 20.000 dipendenti di cui 14.000 da Whirlpool.

L’azienda ha dichiarato che l’operazione in corso assicura la piena continuità dei rapporti di lavoro; i duecento milioni di sinergie attesi deriveranno principalmente da maggiore efficienza sugli acquisti e dalla ottimizzazione della piattaforme.

“Tuttavia – avvertono i sindacati – non ci sfuggono i rischi di un processo di integrazione, che per sua stessa natura rischia di produrre sovrapposizioni e sinergie”. Ma fino al pronunciamento dell’Antitrust “non sarà possibile la costituzione del nuovo soggetto né quindi alcun contatto con esso o alcuna discussione sul futuro piano industriale”