Whirlpool, Sbarra: “Assicurare continuità delle produzione e salvaguardare posti di lavoro”

Mps e Whirlpool “sono vertenze storiche che ci trasciniamo da lungo tempo. Su Whirlpool, così come su Ilva ed altre crisi aziendali, noi dobbiamo costruire soluzioni che assicurino la continuità delle produzioni e la salvaguardia dei posti di lavoro”.

Così è intervenuto il segretario della Cisl nazionale Luigi Sbarra.  E non poteva che essere l’argomento della multinazionale il fil rouge che ha legato gli interventi con la stampa dei vari protagonisti del convegno “Sviluppo, Lavoro, Welfare”  organizzato a Siena dal sindacato. Sul tema Sbarra lega anche la vicenda del voto dell’Europarlamento che stoppa le auto inquinanti dal 2035.

“Dobbiamo gestire e governare la transizione energetica collegandola al tema della transizione della sostenibilità sociale -ha affermato il sindacalista-.  In una parola grandi investimenti su innovazione, ecosistemi, politica industriale che aiutino a tutelare il lavoro”. Ed ancora, aggiunge Sbarra, “la transizione ecologica non può costringerci ad esuberi, licenziamenti o a cassa integrazione e al tempo stesso costringerci a comprare batterie dalla Cina”.

E sempre su Whirlpool sono intervenuti sia il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani che Ciro Recce, segretario della Cisl Toscana. “Le multinazionali arrivano e riescono a ottenere risorse economiche ma purtroppo spesso se ne vanno e noi non possiamo nemmeno contrattare. Servono norme stringenti per non fare verificare nuovamente situazioni di questo tipo”, ha sottolineato quest’ultimo.

Più accomodante Giani che ha osservato come, con il voto al Parlamento europeo, “i sistemi produttivi vivranno una profonda trasformazione. Ma sotto quest aspetto – ha osservato – come Regione mettere a disposizione risorse del Fesr ed anche ciò che può essere fatto con il Pnrr”. E sempre rimanendo in tema di Piano nazionale di ripresa e resilienza il Governatore ha ricordato come siano attivi in Toscana 4983 progetti pari a “4,6 miliardi di euro che con i cofinanziamenti diventano 6,2”.

“Nel welfare in Toscana c’è un segnale molto forte. Abbiamo messo, nei fondi a disposizione della Regione, 230 milioni di euro perché nei prossimi cinque anni le famiglie, sotto i 35 mila euro di reddito, abbiano l’asilo nido gratis”, ha proseguito .

Presente all’evento anche il cardinale Augusto Paolo Lojudice. “Bisogna rimettere in priorità la qualità, la stabilità del lavoro in un grande piano nazionale per la formazione e la crescita delle competenze- ha detto-. Ed occorre contrastare povertà e disuguaglianze in una logica di confronto, di dialogo con le istituzioni nazionali e locali per fare vere politiche di coesione sociale e di inclusione”.

MC