Volontariato, la Consulta di Siena boccia l’agenzia del welfare: “Siamo fortemente perplessi”

“Una sovrastruttura istituzionale che rischierebbe di appesantire e di rendere meno efficaci le decisioni e l’attuazione di vere politiche di welfare di comunità”. Mauro Borghi, presidente della Consulta del volontariato di Siena, giudica in modo perentorio l’agenzia senese del welfare.

Lo si legge in una nota che comunica che l’ Esecutivo della consulta esprime: “forti perplessità’ in merito alla costituenda Agenzia comunale del welfare, famiglia, politiche per la casa”  approvata nello scorso consiglio comunale del 30 agosto. “Le associazioni del volontariato senese, inoltre, si sono sempre caratterizzate per la propria autonomia e indipendenza e per la capacità’ di leggere i bisogni del territorio e di fare rete, prerogative esercitate attraverso le interlocuzioni con le istituzioni e con gli enti locali e, soprattutto, attraverso i propri organi di rappresentanza politica democraticamente scelti”, sottolinea Borghi. Proprio per questo motivo al presidente sembra “non opportuna” l’agenzia  “con funzioni di coordinamento dei soggetti che sono impegnati nel welfare locale, ivi comprese le associazioni di volontariato”. Non solo, sul nuovo Ente, il Comune “non ha ritenuto opportuno attivare nessun confronto preventivo con la Consulta del Volontariato, che rappresenta da molti anni un punto di riferimento del territorio e il luogo privilegiato del coordinamento e della rappresentanza del numeroso e variegato mondo del volontariato senese”.

“La Consulta del volontariato auspica che si possa attivare al più’ presto un confronto con il comune di Siena affinché’ si possano chiarire gli aspetti di metodo, di contenuto e di funzioni in merito all’Agenzia del welfare, prima dell’eventuale coinvolgimento delle associazioni di volontariato e dei propri organismi di rappresentanza”, così si conclude il testo.