Vittime sul lavoro, Anmil: “Nel 2021 bilancio peggiore agli anni pre-covid, serve cultura della sicurezza”

“Serve una forte cultura della sicurezza che guidi datori di lavoro, e lavoratori stessi, nella quotidianità delle proprie azioni. Dobbiamo vincere la tendenza ad aggirare le regole al fine di semplificare le procedure di lavoro o trarne maggiore profitto: comportamenti da condannare con efficaci azioni repressive, ma prima ancora da prevenire con la cultura e l’informazione”.

Così Roberto Chiappone, presidente dell’Anmil di Siena, in occasione dell’odierna Giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro. A Siena, durante l’iniziativa, è stata deposta una corona di fiori in memoria delle vittime sul lavoro con la partecipazione del Consiglio territoriale di Siena, in rappresentanza del Prefetto c’era Maria Teresa Cattarinfranzero, in rappresentanza della Questura il Questore Vicario Francesco Barba,in rappresentanza del Comune era presente l’assessore Francesca Appolloni, Ugo Aquilio ha rappresentato la sede provinciale Inail, per il Comando provinciale dell’Arma dei Carabinieri il capitano Lucia Dilio, per il Comando provinciale della Guardia di Finanza il Capitano Antonio di Paolo.

““La crisi economica e la ripartenza delle attività produttive rappresentano un terreno insidioso per la sicurezza dei lavoratori – dice Roberto Chiappone – e lo dimostra la nuova impennata di incidenti a cui stiamo assistendo. Il bilancio infortunistico di questo 2021 è addirittura peggiore rispetto agli anni pre-pandemia. Come dieci anni fa, ancora oggi ogni giorno mediamente tre lavoratori rimangono vittime di infortuni mortali, per non parlare di coloro che muoiono dopo anni di lunghe sofferenze nel più assoluto silenzio dei media, i cui numeri sono ben 5 volte superiori”.

“La Giornata per le vittime del lavoro – sottolinea il Presidente dell’Anmil – rappresenta un’importante occasione per riflettere e programmare le azioni più efficaci da intraprendere per contrastare gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali. Noi come Anmil siamo pronti a fare la nostra parte e dare il massimo supporto per promuovere la cultura della prevenzione, ma questa lotta agli incidenti si vince solo operando tutti con un medesimo obiettivo: il rispetto della salute e della vita dei lavoratori”.