Tumori del seno e della tiroide, ecco come colpirli grazie allo studio ‘Asteroid’

“Un’analisi retrospettiva e prospettica in pazienti affetti da tumore tiroideo e tumore della mammella, nelle quali saranno messe in evidenza le correlazioni tra gli aspetti genetici di ciascun tumore, i meccanismi molecolari di azione degli inquinanti ambientali e lo stile di vita delle pazienti. Sulla base dei risultati ottenuti saranno testati i cambiamenti biologici indotti da un intervento strutturato sullo stile di vita incentrato sulla consulenza nutrizionale e sull’esercizio fisico adattato per le pazienti affette da questi tumori”.

Si pone questo obiettivo la ricerca di Asteroid, un nuovo studio nato dal lavoro congiunto tra diversi gruppi di ricerca italiani e valutato dal Mur miglior progetto per il suo settore nell’ambito dei Prin 2020. Ad Asteroid prende anche parte l’Università di Siena con Maria Grazia Castagna del Dipartimento di scienze mediche e responsabile della Uoc di Endocrinologia dell’Aous. Il coordinatore è invece Michele Milella, responsabile della Sezione di oncologia medica del dipartimento di Medicina dell’ateneo di Verona.

“Gene/environmentinteractions in breast and thyroidcancers: defining the biologicalrole of and actioning endocrine disruptors and lifestyle to developrationaltherapeutic/preventive interventions (Asteroid)” . Questo il titolo dello studio che “si occuperà di analizzare la complessa interazione tra geni e ambiente, in questi due tumori. In particolare, saranno valutati il ruolo degli inquinanti ambientali e dello stile di vita sia nell’insorgenza sia nella modulazione dell’aggressività dei tumori”, spiega una nota.

“Il progetto avrà delle importanti ricadute in quanto fornirà diverse innovazioni, collegando l’esposizione a sostanze inquinanti ambientali a biomarcatori, nuovi bersagli molecolari, stili di vita in due patologie ad elevata incidenza (tumore del seno e della tiroide). I risultati dello studio potranno essere utilizzati in diagnostica, applicazioni terapeutiche, preventive ed economico-sanitarie con ricadute sul Servizio sanitario nazionale”, prosegue il testo.