Test salivari: per tornare in classe al 100 per cento l’ Italia studia il modello “Piancastagnaio”

La partita della riapertura in sicurezza delle scuole si gioca anche sui tamponi salivari molecolari. Le autorità sanitarie italiane stanno studiando anche questa ipotesi per permettere un rientro totale in presenza.

Qualche giorno fa Agostino Miozzo, ex capo del Cts e ora consigliere del ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, in diretta con Milena Gabanelli su Corriere tv. aveva detto che sui test salivari “il ministero della Salute sta elaborando la circolare” e ancora “auspico che il ministero faccia emanare la circolare e che sia applicata rapidamente” perché “il ministro Bianchi è assolutamente convinto di questa opportunità”.

Test salivari molecolari, come funzionano?

I tamponi sono stati sviluppati dai team di ricerca dell’università statale di Milano ed ovviamente il campione preso in evidenza è costituito dalla saliva. Le ricercatrici di questo ateneo “hanno messo a punto un tampone salivare molecolare per facilitare la diagnosi tra i bambini, di cui è già stata verificata la sicurezza e la affidabilità”, si legge sul sito della Statale. Le scienziate (che hanno tutte figlie in età scolare ndr.)  hanno lavorato ad un tampone che “mostra una altissima affidabilità e ha caratteristiche che lo rendono molto adatto al suo utilizzo tra i più piccoli”, si legge ancora. Il test, afferma l’Università, “è decisamente meno disagevole del tampone naso-faringeo, il tempo per il campionamento è minimo e l’esito si ottiene in 24 ore”. Inoltre i risultati mostrano un’alta sensibilità del tampone perché “presenta la stessa affidabilità del test naso-faringeo, ovvero il 96%”.

Il caso di Piancastagnaio 

Durante la sua intervista con Corriere tv Miozzo ha ricordato che alcune realtà del Paese “stanno già facendo autonomamente” i tamponi salivari molecolari. Tra queste c’è Piancastagnaio. A febbraio il comune amiatino ha dato il via ad una campagna di screening con i test salivari per una platea di 550 persone. Da mesi il sindaco di Piancastagnaio Luigi Vagaggini  e in prima fila nel sostenere la bontà dei test salivari, chiedendo di utilizzarli almeno per la popolazione scolastica. ” I risultati del nostro screening sono stati eccellenti: siamo riusciti a fare un monitoraggio su 550 cittadini in due ore e mezzo – spiega a Siena News -. Mi meraviglio che si continui ancora a usare i tamponi naso-faringei solo perché questi test salivari ancora non sono stati certificati”. Per Vagaggini questo tipo di tampone “è estremamente facile e ha un’alta attendibilità” e  “questo test scopre prima la presenza del virus – continua -. Inoltre non è obbligatoria la presenza di medici e infermieri”. In questo modo, conclude Vagaggini “possiamo liberare il personale sanitario che, invece di fare i tamponi, potrebbe dedicarsi alla campagna vaccinale”

 

Marco Crimi