Terzo polo, il manifesto: “Basta con clientelismo e malgoverno, Siena merita un’altra classe dirigente”

“Bisogna ritrovare l’antico orgoglio civico” ed ancora “Siena deve avere una classe dirigente nella quale la visione politica al femminile recuperi presenza e protagonismo, che non abbia legami, condizionamenti e rapporti con le forze, le conventicole e i gruppi di potere che hanno amministrato e amministrano la città”.

Inizia così il manifesto del terzo polo civico, un documento con cui il neonato gruppo composto da varie liste e associazioni si presenta alla città. L’obiettivo dichiarato? “Impedire il declino definitivo della città, il perpetuarsi del malgoverno e delle clientele, di una politica che ha privilegiato gli interessi personali”, scrivono dal gruppo. “Vogliamo una gestione della cosa pubblica basata sui principi della trasparenza, dell’ascolto, del controllo democratico, della condivisione e della verifica periodica dell’azione di governo. Serve una selezione basata sulle competenze per tutti i rappresentanti pubblici in ogni contesto di derivazione comunale”, proseguono.

I civici si appellano poi ai cittadini senesi, in particolare ai più giovani, e li richiamano “ad una riflessione e ad un impegno per una nuova visione di città e per un metodo di governo fondato sulla partecipazione democratica, sulla trasparenza, sull’innovazione e sulla solidarietà, per orientarsi verso la salvaguardia e valorizzazione del patrimonio edilizio e dell’ambiente, la crescita culturale, lo sviluppo occupazionale e quello sostenibile, la cura dei beni comuni”, così prosegue il documento.

Una delle sfide principali sarà quella di “definire priorità certe e vincolanti” per poi “riaffermare il ruolo centrale del “Comune dei cittadini” nel Governo del territorio”, spiegano dal Terzo polo. “Dobbiamo disegnare una città più inclusiva, sicura, vivibile, solidale, sensibile alle emergenze sociali, aperta al mondo e capace di progettare il proprio destino, desiderosa di riprendere il ruolo che le spetta nel proprio territorio e nel contesto internazionale-continuano-. Partiamo dalla nostra storia, prezioso volano d’innovazione, dalle eccellenze presenti e potenziali e dalla consapevolezza che ciascun cittadino può dare il proprio contributo. Cultura, ricerca, modernizzazione del tessuto urbano e della mobilità, sviluppo sostenibile sono i nostri paradigmi per la costruzione di un centro di attrazione per l’occupazione giovanile. La città ha bisogno di ripartire da rinnovate consapevolezze”.

La chiosa: “La libertà è partecipazione. Il civismo è l’unica opportunità per dare futuro alla nostra città e una speranza ai nostri figli”.