Termalismo, approvata all’unanimità la legge regionale per sostenere i Comuni senesi

Rendere più efficienti le politiche di sostegno che la Regione realizza tramite il programma regionale di sviluppo e gli altri atti della programmazione nei comuni termali della Toscana. E, per questo obiettivo, individuare i comuni termali intesi quali territori urbani all’interno dei quali il termalismo costituisce un fattore di sviluppo urbano, nonché una caratteristica importante dello sviluppo economico, ricettivo ed occupazionale del contesto di riferimento.

Sono queste, in sintesi, le finalità di una proposta di legge regionale denominata “Disposizioni di sostegno al settore termale. Modifiche alla l.r. 38/2004” presentata tra gli altri da Elena Rosignoli, consigliera Pd e approvata oggi all’unanimità dall’aula di Palazzo del Pegaso.

Insieme alla nuova normativa è stato anche approvato un ordine del giorno, sempre su proposta del Gruppo del Partito Democratico, che contiene diversi impegni per la giunta regionale al fine di incrementare il sostegno al settore ed ai comuni termali.

“Il settore termale costituisce una risorsa importante della Regione Toscana, sia in termini di promozione della salute che dal punto di vista dello sviluppo turistico – spiega Rosignoli – Abbiamo l’esigenza di rendere più omogenee ed incisive le politiche di settore, in particolare quelle di sostegno ai comuni interessati. Con la nostra proposta di legge, che nasce dal confronto con varie associazioni di categoria, vogliamo riempire un vuoto normativo, introducendo una precisa categorizzazione dei comuni termali. La Provincia di Siena è quella con il maggior numero di comuni termali, otto secondo quanto ha definito la giunta regionale in un recente bando a sostegno delle attività che vi operano. Un asset che deve essere valorizzato a tutto tondo, ad esempio sia tramite la promozione che la rigenerazione urbana dei centri interessati, dove il termalismo segna nel profondo il tessuto cittadino. Una nuova impostazione che porterà benefici ai comuni, contribuendo alla ripartenza dei territori più periferici anche in un ottica di benessere e qualità della vita. Questa proposta di legge è una base su cui negli atti di programmazione la Regione potrà costruire negli anni modalità specifiche di supporto in un’ottica di programmazione pluriennale, un po’ come è accaduto con i comprensori sciistici. In questo senso – conclude Rosignoli – ci è sembrato utile proporre, attraverso un apposito ordine del giorno, alcuni punti su cui impegnare la giunta regionale, nell’ottica di un ampio sostegno al settore termale e valorizzazione delle economie locali”.