Suppletive a Siena, Boschi: “Letta candidato per il centrosinistra? Avremmo preferito una donna”

“Non nascondiamo che avremmo preferito una figura femminile”. Maria Elena Boschi, capogruppo di Italia Viva alla Camera, definisce il suo candidato ideale  del suo partito in vista delle elezioni suppletive a Siena in autunno. La Boschi era ospite alla presentazione, nella Sala Italo Calvino del Santa Maria della Scala, del libro Ettore Bernabei, il primato della politica. La storia segreta della DC nei diari di un protagonista di Piero Meucci, edito da Marsilio. “Ascolteremo i territori e gli esponenti locali del partito. Prima di fare le valutazioni attenderemo le candidature ufficiali”, questa la strategia delineata in vista del voto. Sul nome del segretario dem Enrico Letta, come candidato unitario del centrosinistra, la deputata appare diffidente, anche se, mentre parla delle alleanze per la prossima partita elettorale, chiarisce subito una cosa: “Surreale pensare ad un nostro avvicinamento al centrodestra. Per le prossime amministrative ci presentiamo in molte città in coalizione con il Pd”. Parole, quelle della Boschi, in linea con quanto detto anche da esponenti locali di Italia Viva. “Quello di Enrico Letta è un nome del Partito Democratico, noi faremo le nostre valutazioni come Italia Viva. Ci stiamo confrontando con gli organi nazionali, sicuramente saremo presenti a questa competizione per rappresentare Siena con un senese” , aveva chiarito Stefano Scaramelli, capogruppo del partito in consiglio regionale, che aveva aggiunto “il territorio, a mio avviso, deve essere rappresentato da qualcuno che proviene da qui, abbiamo grandi personalità in grado di poterla rappresentarci”. La deputata è infine intervenuta sulla discussione che riguarda il DDL Zan: “L’abbiamo votata alla Camera, ma con spirito molto pragmatico ci rendiamo conto che, a scrutinio segreto, i numeri al Senati non ci sono. Mancheranno dei voti per colpa dei mal di pancia all’interno del Movimento 5 Stelle e del PD. Se vogliamo portare una legge che garantisca tutti e tutto sarebbe saggio trovare dei punti d’incontro per trattare su poche modifiche”, conclude.

MC