Sienambiente, utili per quasi 2,5 milioni. Fabbrini presidente, nel cda Milione

L’Assemblea dei soci di Sienambiente ha approvato il Bilancio d’esercizio 2018, chiuso con un utile di 2 milioni e 429 mila euro, un risultato frutto di una buona gestione ordinaria sulla quale ha influito positivamente il piano di razionalizzazione delle partecipate e il miglioramento dell’efficienza gestionale delle stesse. Nel triennio 2016/2018 l’utile ha registrato valori in crescita se si esclude l’anno 2017, condizionato dalle ricadute negative del bilancio di Sei Toscana, partecipata di Sienambiente al 24,85%. Costante, nella strategia aziendale, la politica degli investimenti finalizzati al miglioramento del processo produttivo e all’adeguamento degli impianti ai migliori standard ambientali e di sicurezza. Ottime le performances finanziarie che trovano riscontro nella quota di indebitamento che decresce di oltre 6 milioni (rispetto al 2017). Stabile il margine operativo lordo. Nella seduta odierna, l’Assemblea ha eletto anche il nuovo Cda confermando 4 consiglieri su 5. Fanno parte del Cda di Sienambiente: Alessandro Fabbrini (presidente), Roberta Bemoccoli, Rossana Landini, Gianpiero Mazzoni. Manuel Milione subentra a Gionata Pasqualetti a cui va un ringraziamento da parte della Società per l’impegno profuso nei suoi 9 anni di mandato.

“Sono risultati molto positivi che nascono da un’efficiente gestione ordinaria rafforzata dalla chiusura, avvenuta nel 2018, di un percorso di operazioni straordinarie di fondamentale importanza – ha dichiarato Alessandro Fabbrini, presidente di Sienambiente – Oggi l’Assemblea dei soci ha sancito il buon operato degli amministratori e degli organi di controllo rinnovando la propria fiducia ai componenti del Cda ed alla Società di revisione che è stata riconfermata nel suo ruolo di controllo. Nei giorni scorsi, nel rispetto dei nostri adempimenti, abbiamo provveduto alla nomina dei consiglieri di amministrazione di Sei Toscana, figure competenti, di alto profilo professionale e scevre da ogni schieramento politico che potranno dare un contributo fattivo al miglioramento delle performance della partecipata. Ora guardiamo avanti per poter proseguire su questa strada con l’obiettivo di rendere sempre più efficienti i nostri impianti, sia dal punto di vista ambientale che economico, consapevoli che questa sia la direzione giusta per dare un contributo concreto all’economia circolare. Un ringraziamento a tutto il personale che ha operato con competenza e dedizione rendendo così possibile il raggiungimento di questi importanti risultati.”

I fattori che hanno influito positivamente sul bilancio di esercizio 2018, sono legati al compimento di un lavoro sviluppato nell’arco del triennio 2016/2018 che ha trovato completa attuazione nel 2018.

Il primo blocco di attività è legato alla rimodulazione dell’impegno nel settore dei rifiuti liquidi. Dopo aver riportato la società in equilibro economico-finanziario, la decisione di Sienambiente è stata quella di ridurre gli investimenti in questo settore, concentrandosi su altre aree di attività industriali. In base a tali indirizzi strategici, a novembre è stato ceduto il pacchetto azionario di Bioecologia, proprietaria dell’impianto di depurazione situato nel comune di Chiusi. Il 100% delle azioni della società sono state acquisite da Acea, la multiutility attiva nella gestione e nello sviluppo di reti e servizi nei settori dell’acqua, dell’energia e dell’ambiente.

La seconda macroarea di azione è connessa alle società partecipate, oggetto di un Piano di razionalizzazione, dalla quale è scaturita l’incorporazione per fusione di due controllate operanti nel campo del fotovoltaico. Grazie a questi interventi, Sienambiente ha dato ulteriore efficacia alla politica di razionalizzazione dei costi. Gli impianti fotovoltaici continueranno, quindi, ad essere in servizio e a produrre energia pulita ma verranno gestiti direttamente dalla struttura e dal personale di Sienambiente eliminando in questo modo le strutture societarie superflue. I cambiamenti messi in atto sul fronte delle società partecipate, tra i quali va ricordato anche la riduzione dell’impegno nel capitale sociale di Scarlino Energia, hanno definito un riassetto strategico per Sienambiente rimettendo in primo piano la gestione dei rifiuti solidi fondata su una dotazione impiantistica consolidata. 

Nel corso del 2018 è stato, infine, dato un impulso fondamentale alla conclusione dell’importante operazione legata alla cessione dei crediti Tia. Dopo un lungo percorso di verifica condotto dall’Autorità di Ambito, Sienambiente ha ceduto al gestore unico Sei Toscana, crediti per circa 7 milioni di euro concretizzando un adempimento previsto dal bando di gara per l’aggiudicazione del servizio integrato di igiene urbana.

Guardando al futuro e allo sviluppo di nuovi progetti, nel corso del 2018 è stata avviata la stesura del nuovo Piano Industriale che prevede investimenti per circa 50 milioni di euro in un periodo di 5 anni. Obiettivo del piano, coerente con le linee strategiche dell’Ato Toscana Sud e di Sei Toscana, è quello di ristrutturare l’intero sistema impiantistico della Provincia di Siena rendendolo più adeguato ai contenuti delle nuove direttive europee in termini di gestione dei rifiuti ed economia circolare.

Tra i progetti in via di sviluppo, da sottolineare la verifica di fattibilità dell’impianto di recupero del legno post consumo per la produzione di «pallets block» attraverso la partecipata Reblock. Contestualmente all’avvio delle procedure per il rinnovo del complesso impiantistico, sono state inoltre condivise con l’Ato Toscana Sud le linee strategiche necessarie per continuare ad operare in regime convenzionale anche dopo la scadenza delle Convenzioni oggi in essere. Un Piano di largo respiro necessario per dare al territorio un servizio di gestione dei rifiuti con un’impronta industriale ancora più efficiente e all’avanguardia.