Zona rossa, Giani firma l’ordinanza: si può cambiare Comune per fare la spesa

Si può cambiare Comune per coltivare il terreno per uso agricolo e l’attività diretta alla produzione per autoconsumo oppure per accudire gli animali allevati. Sono alcune delle misure della nuova ordinanza regionale firmata oggi dal Governatore Toscano Eugenio Giani che regola gli spostamenti nella zona gialla, nella zona arancione e nella zona rossa. Come tutta Italia anche la Toscana da oggi, giovedì 24 dicembre si trova in questo nuovo lockdown natalizio e ci resterà fino a domenica 27 dicembre per poi tornarci il 31 dicembre e l’1,2,3,5,6 gennaio.

Zona rossa – oltre alle disposizioni citate prima ci si potrà spostare, oltre che per i motivi già previsti dal decreto legge di Natale, anche in comuni limitrofi per prodotti necessari alle proprie esigenze o per maggiore convenienza economica; per andare a trovare figli presso l’altro genitore. Inoltre è consentito lo svolgimento dell’attività da parte degli esercizi di toelettatura degli animali.

Nella zona arancione, ci saremo nei giorni 28,29,30 dicembre e il 4 gennaio, oltre alle misure del Dl si potrà spostarsi in comuni limitrofi per prodotti necessari alle proprie esigenze o per maggiore convenienza economica e per usufruire, in caso di rapporto fiduciario consolidato, di attività e servizi alla persona (ad esempio parrucchieri, estetisti, carrozzieri); per andare a trovare i figli presso l’altro genitore; per la cura dei terreni e l’attività diretta alla produzione per autoconsumo; per accudire gli animali allevati. Novità anche per le attività lavorative. Potranno rimanere aperti centri estetici; esercizi di toelettatura degli animali; attività controllo faunistico ai sensi dell’art 37 della LR 3/1994 e nel rispetto delle condizioni previste, di pesca sportiva e dilettantistica nella propria provincia di residenza, domicilio o abitazione in forma individuale, venatoria nel comune di residenza, domicilio o abitazione, nell’ATC .

Sia in zona gialla che in zona arancione per i centri culturali, centri sociali e centri ricreativi è consentito, esclusivamente a favore dei rispettivi associati, effettuare la ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico-sanitarie, nonché fino alle 22 la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle vicinanze ed inoltre il rientro presso residenza, domicilio, abitazione è consentito solo per coloro che hanno sul territorio regionale il proprio medico di medicina generale o il pediatra di famiglia. Sono comunque consentiti i rientri motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità, per motivi di salute o di studio.