“Vorrei amare e amare fino in fondo”, Siena svela l’eredità di padre Corrado: “I suoi scritti, una speranza per il futuro”

“Le sue lettere non devono riaccendere la nostalgia verso il passato, ma devono mettere in moto la speranza verso il futuro”.  Il significato più intimo degli scritti di padre Corrado Trivelli lo coglie, con una semplice affermazione, il cardinale e Arcivescovo di Siena Augusto Paolo Lojudice.

Ieri, nella chiesa della Santissima Annunziata in piazza Duomo, sono stati presentati i diari spirituali di Trivelli raccolti nell’opera “Vorrei amare e amare fino in fondo”. Sono oltre tre decenni di testimonianze di quest’uomo di Chiesa che è scomparso dieci anni fa ma che ha lasciato un’eredità a Siena il cui spessore è ancora tangibile. Basterebbe infatti guardare il grande numero di presenti all’iniziativa: la Santissima Annunziata era colma di persone nonostante la pioggia scrosciante che si è abbattuta in città ed il freddo che entrava nelle ossa.

“Quello di stasera è un momento di memoria spirituale nel ricordo di padre Corrado”, esordisce così Stefano di Bello, responsabile di Opera Laboratori su Siena che però stasera parla come custode dei diari di Trivelli. Occorre ricordare anche che è Opera Laboratori a sostenere i costi del progetto editoriale.  Sono 3mila le copie del volume, che è edito da Sillabe, ed i proventi saranno dedicati al progetto “Nursery and primary school Padre Corrado” a Kongwa, in Tanzania.

La lettura degli scritti di Padre Corrado si è alternata a canti di musica sacra. Oltre a Di Bello sono intervenuti Augusto Paolo Lojudice, appunto, e padre Valerio Mauro, ministro provinciale dei frati cappuccini della Toscana. Di padre Corrado “ne ho sentito parlare in continuazione, in ogni luogo dove sono stato in questi due anni. Deve essere stata una grande persona sia a livello spirituale che a livello umano e lo si evince mentre si legge le sue lettere. Lui ha creduto tanto nel lavoro con i giovani ed ha fatto tutto quello che il Signore gli ha permesso di fare”, afferma il Cardinale a margine dell’iniziativa. “Mi auguro che siano in tanti a seguire il suo esempio ed abbiano passione, seguendo i suoi stessi percorsi perché ci credono e perché la loro parola corrisponde alla loro vita”.

Non si poteva non ricordare le sue numerose missioni in Africa. “Lo hanno guidato nell’insegnamento e nella costruzione di una comunità parrocchiale che vive sulla scia della sua eredità e segue il suo cammino”, sottolinea a Padre Valerio Mauro che aggiunge “le missioni hanno caratterizzato la sua vita apostolica”, ed ancora “hanno avviato la sua comunità su una strada particolare. Padre Corrado ha avuto il dono naturale di riuscire a coinvolgere nei suoi progetti tante persone”.

 

Katiuscia Vaselli

Gennaro Groppa