Viticoltura e Chianti Classico: il secondo ‘Festival del potatore’ arriva a borgo San Felice

Una giornata di festa tra le vigne, arriva il secondo ‘Festival del potatore’. Protagonista dell’evento la campagna senese, nello splendido panorama del borgo di San Felice. L’iniziativa si terrà il 29 febbraio e sarà l’occasione per un confronto tecnico su quello che è uno dei mestieri più antichi del nostro Paese e che ultimamente si è andato a perdere, mettendolo in secondo piano per ordine di importanza.

Il festival del potatore vuol dare risalto alla valorizzazione del vitigno, un evento che porterà l’affluenza di tanti tecnici del settore che verranno per confrontarsi ed ammirare una delle campagne più famose d’Italia da cui nasce il Chianti Classico. Ma non solo, la grandissima partecipazione apporterà un grande valore in termini di turismo ed economia a tutta la provincia senese in particolar modo al comune di Castelnuovo Berardenga.

“Siamo felici che gli organizzatori abbiano scelto San Felice – fa sapere Fabrizio Nepi, sindaco di Castelnuovo Berardenga -. Tantissime persone provenienti da tutta Italia che competeranno per essere il miglior potatore sia per caratteristiche che per qualità, moltissime persone anche per ammirare il territorio, un evento dove poter trascorrere in felicità una bella giornata in compagnia di moltissime degustazioni del Chianti Classico”.

Oltre mille persone è il pronostico dell’affluenza all’evento, o almeno, sono i dati riportati dal primo festival del potatore che si è tenuto l’anno scorso in Franciacorta. La giornata prevederà la partecipazione di 20 squadre formate da tre professionisti viticoltori che si cimenteranno in una gara di potatura, vincerà la squadra che farà meglio in termini di quantità e qualità.

“Una grandissima sorpresa – commenta Pierpaolo Sirch, della società Simonit&Sirch – rispetto ad alcuni anni fa non si parlava di potatura, il mestiere del viticoltore era ai margini della professionalità. Oggi è diventato un lavoro di grande importanza, il fatto che ci sia da anni questo grande interesse, vuol dire che sta migliorando anche il nostro patrimonio viticolo. Un evento itinerante, questo è l’obiettivo: il successo dell’anno scorso è stato importante, dobbiamo creare questa giornata molto leggera e festosa, in cui, al centro di tutto c’è la potatura, dove le persone si potranno mettere a confronto gli uni con gli altri, mantenendo comunque lo spirito della festa”.

Niccolò Bacarelli