Vita Lab, a Siena la realtà virtuale abbraccia il mondo delle biotecnologie

“Creare delle esperienze virtuali dove ragazzi, ma anche operatori di aziende possano esercitarsi al lavoro che poi dovranno svolgere dal vivo”, l’ha presentato così il direttore di Fondazione Vita Stefano Chiellini il nuovo VITA Lab, laboratorio di realtà aumentata dedicato all’esplorazione e all’applicazione delle tecnologia 4.0 nell’ambito delle Life sciences. VITA Lab è stato fortemente voluto, oltre che da Fondazione Vita – Its Nuove tecnologie della vita, da Tls e dal dipartimento dell’università di Siena di scienze sociali, politiche e cognitive. Viene a rafforzarsi così l’offerta formativa dell’ateneo – nello specifico del reparto di chimica e farmaci – e dei percorsi dell’Its. “Così formiamo quei ragazzi che possono rispondere alla richiesta delle imprese di operatori 4.0 – prosegue Chiellini-. Abbiamo dotato il laboratorio di scanner 3d che amplificano la grandezza di questi ambienti virtuali”, prosegue Chiellini.

Chi partecipa al progetto di Vita Lab ha così la possibilità di apprendere i principi fondamentali della propria professione in realtà virtuale, un’idea che ha già creato molto interesse nel tessuto economico locale ed ha attratto l’attenzione del Miur e di Regione Toscana. “Questo laboratotio dà il senso alla ripartenza italiana. Dopo il covid le aziende hanno bisogno di uno slancio nel cogliere l’industria 4.0” è il commento di Antonietta Zancan, dell’ ufficio quinto del Ministero dell’istruzione e della ricerca. Con una nota d’orgoglio Maria Cristina Grieco, assessore regionale all’istruzione, ha invece ricordato che “la Toscana investe convintamente in queste iniziative” e che a Palazzo del Pegaso “i laboratori territoriali dove si può fare una formazione all’altezza delle sfide del futuro sono una priorità”.

Soddisfazione è stata espressa dal Rettore dell’ateneo Francesco Frati, “c’è un importante focalizzazione sulle biotecnologie e nelle scienze della vita che per i senesi sono temi caratterizzanti – afferma-. Come Università abbiamo la missione di preparare gli studenti, con queste tecnologie innovative aggiungiamo altro peso alla nostra offerta formativa. Il laboratorio sarà un luogo dove la ricerca dell’ateneo incontrerà la ricerca delle aziende“.

“Vogliamo aumentare la capacità di integrazione con l’università – conclude Andrea Paolini, dg di Tls e presidente di Fondazione Vita-. Volevamo unire le idee e la capacità di formazione dell’ateneo con la capacità di Its di sviluppare programmi innovativi come la realtà aumentata. Tls può fare da collante tra il mondo del lavoro e quello accademico”.

Marco Crimi