Vertenza Paycare, i sindacati lanciano l’allarme: “Stop alla delocalizzazione”

“Abbiamo saputo che Paycare sta delocalizzando in Sardegna”, è questo l’allarme lanciato da Giuseppe Cesarano, segretario generale di Fim Cisl Siena. “Nell’isola, infatti, ci sono diversi interinali – continua – che stanno lavorando togliendo il lavoro a chi oggi è cassaintegrato a zero ore”. Questa mattina Fim Cisl e Fiom Cgil hanno indetto uno sciopero davanti agli stabilimenti di Comdata, la società proprietaria di Paycare. “Adesso – spiega ancora Cesarano – aspettiamo il febbraio 2022, quando scadrà l’accordo attualmente in essere, dopodiché non sappiamo cosa sarà di questi lavoratori”.

Presenti allo sciopero anche i rappresentanti di Cgil. Massimo Onori, segretario provinciale di Fiom Cgil si è detto “molto preoccupato” per la situazione. “L’azienda lavora nel settore dei call center – dice Onori -, un campo particolare che sta soffrendo molto in questo periodo”. “Quello che più ci dà pensiero – chiosa – è che ai lavoratori non è rimasta alcuna prospettiva. Oggi oltre 90 lavoratori sono in cassa integrazione per una mancanza di commesse importante e l’azienda non è in grado di offrire alcuna prospettiva”.

Non è voluto mancare Fabio Seggiani, segretario generale di Cgil Siena, che ha parlato dei problemi realtivi a Banca Monte dei Paschi: “Noi siamo al fianco dei lavoratori, e lo saremo sempre. Quello che sta succedendo con la banca avrà ricadute su tutta la città che saranno pesantissime”. “Noi continuiamo a lavorare – conclude Seggiani – senza un tavolo governativo nonostante lo abbiamo richiesto da quattro mesi”.

Emanuele Giorgi