Verso il 2023, il giorno di Montomoli: “L’astio in città deve finire. Siena deve fare squadra con gli altri Comuni”

C’è il pubblico delle grandi occasioni ad ascoltare Emanuele Montomoli nel suo primo incontro pubblico con la cittadinanza: gremito di persone il salone de La Favorita, oltre duecento i presenti – il mondo della scienza e della medicina, diversi esponenti politici, tanti cittadini – con molte domande per uno dei candidati alla poltrona da sindaco.

Ad introdurre Montomoli il professor Giuseppe Gotti, con determinazione e ironia.

Una corsa iniziata con largo anticipo rispetto a un Centrodestra e a un Centrosinistra che ancora nicchiano, una corsa da civico che in questi due mesi ha comunque incontrato entrambe le parti politiche ed è andato avanti, anticipando mosse e cercando di capire quali siano le scarpe più giuste per affrontare una corsa che sarà determinante negli ultimi centro metri. “E’ stata una mossa giovane – ha commentato Montomoli a margine dell’evento, parafrasando le fasi della mossa e questa corsa a due, al momento, con Pacciani – la rincorsa ancora non è entrata e non si sa nemmeno chi siano gli altri cavalli”.

Ed è a proposito degli incontri fatti in questi due mesi – Pizzarotti e lo stesso Pacciani per citarne due di interesse – che Montomoli matura un concetto che si ripete come un mantra durante tutto l’incontro: “L’astio che c’è in questo momento a Siena deve finire, così come deve finire il concetto Sienacentrico che ha tagliato fuori gli altri Comuni della provincia. Siena ha bisogno di fare squadra, è capoluogo ma da soli non si va da nessuna parte ed è invece più che plausibile e necessario un ragionamento lungimirante che proietti la città nel futuro insieme ai comuni limitrofi, con un’azione unitaria su tutti i fronti”.

Dal Biotecnopolo alla cultura, dalla viabilità al lavoro e ai giovani, tante le domande che il pubblico ha presentato al candidato

“Centrodestra e centrosinistra ? Idee confuse”. “Mi sembra che in questo momento le coalizioni abbiano delle idee molto confuse”, queste le parole del candidato sindaco con la stampa . “Il centrosinistra -continua- un candidato dovrà prima o poi farlo uscire mentre il centrodestra, a mio avviso, è molto legato alla figura del sindaco uscente: se De Mossi si ricandidasse sarebbe appoggiato ma se invece facesse un passo indietro allora si aprirebbero scenari imprevedibili”

 

“Partiti? Per ora contatti con Terzo Polo”. “In questo momento non ho avuto rapporti con le due coalizioni. L’interlocuzione maggiore è avvenuta con il Terzo Polo: Italia Viva e Azione -afferma Montomoli-. Abbiamo visto se qualcosa può essere fatto insieme ma loro devo ancora capire se faranno o meno la federazione”. Ed ancora: “la fase è ancora interlocutoria e io non potevo aspettare la politica. Ho dunque cercato di anticiparla per non essere dipendente dalle scelte dei partiti”

“Civico ma aperto ai partiti”.  “Sono un civico puro ma non dico che non accetterò i partiti. Sono disposto a mettermi a sedere con i partiti per discutere e migliorare il mio programma”, sottolinea Montomoli

“Biotecnopolo? Ne so qualcosa” – La chiosa è sul Biotecnopolo: “In molti non sanno nulla, io invece qualcosa ne so. La questione l’ho seguita dall’inizio e conosco questa Fondazione alle perfezione”.

Katiuscia Vaselli

Marco Crimi