Vaccino covid, via al rush per la terza dose, in provincia di Siena attivi 3 hub

Per ora saranno tenuti aperti gli hub già attivi, mentre il ritorno ad una vaccinazione di massa anti-covid è più vicino. Così l’Asl sud-est, in provincia di Siena, si prepara ad affrontare la campagna di somministrazione delle terze dosi che, tra qualche settimana, scatterà anche per gli under 60. Da dicembre infatti, come indica una circolare ministeriale, sarà possibile procedere con la somministrazione della dose di richiamo ai soggetti di età compresa tra i 40 e i 59 anni “purché siano trascorsi almeno sei mesi dal completamento del ciclo primario di vaccinazione, indipendentemente dal vaccino precedentemente utilizzato”. La platea di persone che si dovranno nuovamente vaccinare quindi aumenterà inevitabilmente e qualcuno, come il sindaco di Firenze Dario Nardella su La7, ha già ammesso che andrà fatto uno sforzo a livello organizzativo per evitare l'”effetto imbuto” nelle somministrazioni. L’azienda sanitaria locale, al momento, non sarebbe alla ricerca di nuove strutture da poter usare come centri per le vaccinazioni anche se nuove valutazioni potrebbero essere fatte a gennaio-febbraio quando crescerà il numero di persone che devono farsi la somministrazione della dose di richiamo. Rimangono quindi attivi, nel nostro territorio, l’ex pronto soccorso al policlinico Santa Maria alle Scotte a Siena, la  sala polivalente agli ex Macelli di Montepulciano, centro La Fabbrichina a Colle Val d’Elsa. L’attuale strategia della sud-est era partita a inizio novembre con la chiusura degli hub del palazzetto di Arbia, del palasport di Chiusi e della Macchia Faggeta ad Abbadia San Salvatore. La scelta era stata determinata “dall’elevato grado di copertura della popolazione, dall’adozione di strategie alternative come i camper che hanno prodotto risultati significativi sul territorio, infine il coinvolgimento sempre più strutturato di medici di medicina generale e farmacie”, aveva detto il dg dell’Asl sud est Antonio d’Urso.