Covid e vaccini la proposta di Bravi (Cosvig): “Per la catena del freddo usiamo geotermia”

Il vapore prodotto dall’energia geotermica può essere usato per mantenere la catena di freddo dei vaccini anti-covid? “Sicuramente” , così risponde il presidente del Cosvig, Consorzio per lo sviluppo delle aree geotermiche, Emiliano Bravi.

“Grazie allo scambiatore con vapore si potrebbe mettere in attivazione il meccanismo del freddo, arrivando a temperature come quelle necessarie per il vaccino della Pfizer – continua Bravi, ospite della diretta di Siena News-. Così potremmo dare uno sviluppo anche a territori, che rischiano di rimanere marginali nel Senese, come Radicondoli e Chiusdino che producono energia geotermica e hanno potenzialità enormi che devono essere sfruttate”. L’appello di Bravi è allora alla politica: “Approfittiamo dei lati positivi della pandemia. Con i soldi del Recovery Fund cambiamo la nostra economia – aggiunge-“. La geotermia è pronta a fare sistema per la Toscana anche per il settore delle scienza della vita. “Ci siamo per creare opportunità per chi vuole investire – ribadisce il presidente del Cosvig -. Abbiamo una pluralità di possibilità che bisogna sfruttare”.

Il presidente della Cosvig ha poi parlato delle opportunità della geotermia, “È una forma di ricchezza da sviluppare. Per la Toscana e l’Italia può essere il Green New Deal, se fatta bene siamo protagonisti. Comuni come Radicondoli, Chiusdino, Piancastagnaio sono teleriscaldati con il vapore, hanno acqua calda per 365 giorni all’anno senza usare una caldaia”. Bravi prosegue: “questa energia sta dando enormi contributi alla nostra economia e alla nostra e ingegneria civile e non scordiamoci che Siena è carbon free, molto è dovuto da questi territori che abbattono le emissioni”.