Vaccino anti-covid, Siena si prepara alla fase due: oltre trenta strutture per le somministrazioni

Dovrebbero essere oltre 30 le strutture in provincia di Siena che saranno predisposte alla fase due delle somministrazioni anti-covid. L’ufficialità però si avrà solo nei prossimi giorni, con l’annuncio dei punti di vaccinazione. L’Asl sud est ha preparato una lista di possibili sedi, ma la decisione finale arriverà dalla concertazione tra la Regione e le amministrazioni locali.

Gli obiettivi della campagna contro il coronavirus sono stati  delineati dall’assessore regionale alla salute Simone Bezzini. “Concludere la vaccinazione per operatori sanitari, socio-sanitari e ospiti delle Rsa e iniziare, a metà febbraio, quella degli anziani over 80 e delle categorie prioritarie under 55, sulla base delle indicazioni nazionali”.

La Toscana, dopo il via libera dell’Aifa, aspetta il vaccino di AstraZeneca. Le prime 60mila dosi dovrebbero arrivare tra il 10 e il 13 febbraio e con queste si dovrebbe partire, da lunedì 15, con le somministrazioni negli hub regionali. Il vaccino di AstraZeneca, come spiega Bezzini, ha “un’indicazione che lo consiglia in via preferenziale per chi ha dai 18 ai 55 anni”  e quindi dovrebbe essere iniettato alle categorie che rientrano in questa fascia d’età.

Negli stessi giorni dovrebbe iniziare anche la vaccinazione dei cittadini toscani più anziani, gli over 80. Per loro saranno usate dosi di Moderna e di Pfizer. Ad occuparsi di questa parte di popolazione saranno i medici di base, ma Bezzini attende da Roma “l’intesa con i medici di medicina generale”.

Tornando a Siena, l’ipotesi è al momento quella di avere un hub principale da 800 vaccini giornalieri (tra le strutture che sarebbero state sondate ci sono il PalaOrlandi, il PalaEstra e il Dodecaedro), almeno tre strutture territoriali da 400 dosi al giorno (potrebbero trovarsi nei territori dove sono presenti presidi ospedalieri Asl: Poggibonsi, Abbadia San Salvatore), una trentina di strutture comunali da un centinaio di vaccinazioni giornaliere. Ad ora tutto rimane comunque provvisorio e molto dipenderà dall’arrivo giornaliero di vaccini: viene chiarito infatti che, con tagli e ritardi nelle consegne, il piano strategico andrà rimodulato.

L’azienda sanitaria per la fase due, ha già preparato la propria macchina organizzativa con la nomina della dottoressa Anna Beltramo a responsabile unico per la gestione della campagna vaccinale e l’istituzione di una cabina di regia aziendale che sarà di supporto al suo lavoro.

Proseguono intanto le somministrazioni tra il personale sanitario e nelle rsa. In questi giorni, dovrebbero arrivare oltre 30mila dosi da Pfizer e questo permetterebbe alla Regione di riaprire le agende della fase 1, per la prenotazione delle prime somministrazioni del vaccino della multinazionale americana da parte delle 6900 persone che si erano già prenotate e alle quali erano stati annullati gli appuntamenti per improvvisa riduzione delle forniture.

MC