Vaccinazioni anti-covid, Toscana prima regione in Italia per somministrazioni fatte nelle Rsa

Dopo l’aggiornamento di stamani, la Regione Toscana ha fornito un ulteriore dato sullo stato dell’avanzamento delle vaccinazioni anti-covid nel territorio. Alle 14 di oggi, sabato 2 gennaio, ammontano a 5346 i vaccini somministrati in Toscana, di cui 1614 in Rsa.

Proprio sul dato delle residenze sanitarie assistite la Toscana è ora la regione con più vaccini a questa categoria: si tratta di circa il 36 per cento del totale nazionale. “Non si tratta di rivendicare alcun primato –  commentano il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e l’assessore alla sanità Simone Bezzini – ma di sottolineare la scelta che abbiamo fatto puntando subito sugli anziani delle Rsa, ovvero sui più fragili e vulnerabili”.

“Tutte le dosi della prima fornitura sono già state prenotate e verranno somministrate agli operatori sanitari entro l’8 gennaio. Tra il 4 e il 6 è prevista una nuova consegna, per la quale verranno riaperte nuovamente le prenotazioni online per il personale coinvolto nella fase 1 e che aveva effettuato la pre-adesione”, rende noto la Regione.

Sul fronte delle vaccinazioni oggi è intervenuta la politica locale con il commissario comunale di Fratelli d’Italia Siena Enrico Tucci che nel dare il proprio plauso alla Regione e alla Asl per aver scelto “di iniziare la campagna vaccinale anti covid-19 dagli ospiti delle Rsa chiede “che contestualmente agli ospiti delle Rsa siano vaccinati, senza eccezioni, anche tutti gli operatori a contatto con nostri anziani”, si legge in un comunicato. Fratelli d’Itali Siena ha poi annunciato di aver presentato, per il prossimo consiglio comunale, “una interrogazione nella quale chiediamo notizie precise sull’andamento dei contagi da covid nelle Rsa di Siena, che pure erano rimaste indenni nella prima fase pandemica – si legge ancora-“.

“Prendiamo atto delle dichiarazioni rassicuranti diffuse dal Presidente di ASP Valgimigli, e riteniamo che per un tema così delicato e in continua evoluzione sia opportuno riferire in consiglio comunale la reale ed aggiornata entità del problema, la situazione sanitaria aggiornata degli ospiti contagiati, i provvedimenti presi in ordine al contagio di ospiti ed operatori e le misure sicuramente messe in atto,  per impedire l’ulteriore diffondersi del Coronavirus all’interno delle nostre strutture”, così si conclude il testp.