Università, nove dipartimenti per i fondi del Miur. E i laureati di Siena lavorano di più

Due buone notizie per l’Università di Siena, che gratificano l’impegno e il lavoro dell’intera struttura dell’Ateneo. La prima riguarda l’accesso ai fondi del Ministero dell’istruzione, la seconda il numero dei laureati che trovano lavoro e che rappresenta la percentuale più alta d’Italia.

Soddisfatto il rettore Francesco Frati, che ha sottolineato lo straordinario impegno dell’Ateneo: “Questa prima valutazione, basata sull’esito della VQR, premia 9 dei nostri dipartimenti, ben oltre la media nazionale, e conferma il valore delle nostre attività di ricerca. Occorrerà adesso impegnarsi per valorizzare questo risultato e riuscire a piazzare il maggior numero di dipartimenti nella lista di quelli che saranno finanziati”.
Al termine della procedura, tra i 180 dipartimenti che saranno stati selezionati saranno distribuiti 271 milioni di Euro.
In sintesi, ci sono nove dipartimenti dell’Università di Siena tra i 352 che sono stati selezionati dal Ministero dell’Istruzione, dell’università e della ricerca per competere per l’assegnazione dei fondi di eccellenza introdotti dalla legge di Bilancio 2017.Nelle prossime settimane, attraverso la presentazione di un progetto quinquennale di sviluppo con obiettivi di carattere scientifico o scientifico-didattico di elevata qualificazione, i nove dipartimenti universitari dell’Ateneo senese potranno accedere alla seconda fase di selezione, che individuerà a livello nazionale 180 dipartimenti di eccellenza, ai quali verranno assegnati specifici fondi.

Per quanto riguarda i laureati, invece, abbiamo risultati superiori alla media nazionale per l’Università di Siena
nel Rapporto 2017 di AlmaLaurea.

Il 72% dei laureati magistrali biennali dell’Università di Siena lavora, a un anno dal conseguimento del titolo. Si tratta di un risultato superiore alla media nazionale, che è del 71%, e che migliora ancora a distanza di cinque anni, quando il tasso di occupazione sale all’84%.
Per l’Ateneo senese, quello che emerge dal XIX Rapporto AlmaLaurea sulla condizione occupazionale dei laureati pubblicato oggi, 16 maggio, e presentato all’Università di Parma, è un ottimo risultato. “Nel confronto con i dati nazionali – spiega il rettore Francesco Frati – la performance dei laureati dell’Università di Siena è sensibilmente migliore, e rimane in linea con la media nazionale a cinque anni. Inoltre, la retribuzione mensile media ad un anno dalla laurea è di 1213 euro, superiore rispetto al dato nazionale di 1153 euro”.
Il dato occupazionale è in linea con la media nazionale anche per quanto riguarda i laureati triennali, che segnano il 68% di tasso di occupazione ad un anno dalla laurea.
“Questi risultati ci inorgogliscono – prosegue Frati – soprattutto in un momento come quello attuale, di grande difficoltà per i giovani e il lavoro in Italia e in Europa. Consideriamo questi numeri la certificazione dell’efficacia della nostra offerta formativa, progettata con grande attenzione verso l’occupabilità e le richieste da parte del mondo professionale, e degli investimenti nelle numerose attività di placement e orientamento al lavoro dell’Ateneo. E’ un lavoro di monitoraggio continuo che ci consente, ogni anno, di modellare la nostra offerta formativa in relazione ai nuovi bisogni della formazione e della società, come avverrà anche con la prossima, che proprio in questi giorni viene approvata dagli organi di governo”.
L’indagine sulla condizione occupazionale di AlmaLaurea, che ha coinvolto i laureati di 71 università italiane, ha riguardato complessivamente 5574 laureati dell’Università di Siena.
Il profilo dei laureati stilato evidenzia anche l’impegno dell’Ateneo rivolto all’internazionalizzazione: il 4,4% del totale dei laureati a Siena sono cittadini esteri, in misura maggiore rispetto alla media nazionale del 3,5% e tra i laureati magistrali biennali il 19% ha svolto un’esperienza di studio all’estero, contro il 15% nazionale.
L’età media alla laurea è in linea con il dato nazionale di 26,1 anni. Il 57% dei laureati dell’Università di Siena, inoltre, ha svolto tirocini riconosciuti dal proprio corso di studi (56% il dato nazionale). Ben 91 laureati su cento si dichiarano complessivamente soddisfatti dell’esperienza universitaria a Siena e il 72% sceglierebbe nuovamente lo stesso corso e lo stesso Ateneo.