Università di Siena, utile da 13 milioni nel bilancio 2022. Di Pietra: “Sull’emergenza abitativa serve patto con il Comune”

“Sia per accogliere più studenti che per risolvere il problema dell’emergenza abitativa auspico che si sviluppi, con l’amministrazione che verrà, un vera progettualità strategica. Serve più dialogo, non basta limitarsi a iniziative spot”.

A dirlo è Roberto Di Pietra, rettore dell’Università di Siena, nel giorno in cui l’ateneo presenta i conti del 2022. Il bilancio consuntivo evidenzia un risultato da oltre 13 milioni di euro ed è stato approvato dal cda, con il parere favorevole del consiglio degli studenti.

L’esercizio va letto come il primo del post-covid con il ritorno alla normale didattica, ma anche come quello che registra un boom per i costi di energia e gas (il dato ha pesato sull’utile che è in leggero calo rispetto ad un anno fa, ndr.).

In lieve flessione anche gli immatricolati che quest’anno sono 3mila, il 2% in meno rispetto al 2021. “La nostra comunità universitaria è composta da 17 mila studenti. Come fare crescere questo numero? Dobbiamo pensare di modificare l’offerta formativa. L’ateneo sta puntando maggiormente sull’interdisciplinarietà tra i dipartimenti – ha detto il rettore  -.  Inoltre credo che sia importantissimo attrarre studenti stranieri che sono un elemento strategico di fronte alla denatalità del Paese. Sono 1600 gli immatricolati stranieri, una componente molto importante che va sviluppata”.

Quanto all’emergenza abitativa, ha aggiunto, “dobbiamo ragionare su qualcosa di intermedio per trovare spazi e alloggi. Sto pensando ad un housing che non sia necessariamente nel centro storico, ma su cui gli studenti possano fare affidamento perché hanno in caso servizi pubblici migliori di quelli di ora. L’intervento privato? Possiamo facilitarlo con autorizzazioni più snelle e sgravi fiscali che favoriscano investimenti”.

L’Università ha generato ricavi per 192 milioni di euro e costi per 180 milioni di euro. L’indebitamento è di 26 milioni e si dovrebbe estinguere nel 2026. In crescita il valore del costo del personale dedicato alle ricerca e alla didattica (oltre 70milioni di euro; quasi 4 milioni in più rispetto al 2021, ndr.) e i costi per i servizi agli studenti (più di 34 milioni, oltre 4,7 milioni in più rispetto al 2021, ndr.).

L’ateneo inoltre conta nei prossimi bilanci di realizzare 30 milioni di investimenti tra cui la costruzione del nuovo polo didattico delle Scotte, i lavori di manutenzione e di ampliamento del presidio di San Francesco e il completamento dei lavori della sede di San Miniato. Ed ancora la creazione di nuovi laboratori condivisi, necessari alla realizzazione dei progetti del Pnrr.

“Parallelamente si continuerà ad investire sulle risorse umane sia accademiche che tecnico-amministrative; per quest’ultima categoria di personale l’Ateneo si è impegnato in maniera significativa dopo anni di rallentamenti dovuti al basso livello di turn-over con l’obiettivo di mantenere elevati standard di servizio a favore dell’intera comunità accademica”, fanno sapere dall’Università.

Ancora di studenti, emergenza abitativa e rapporto tra università e Città si è parlato nel confronto tra gli otto candidati sindaco, il rettore dell’Università Roberto di Pietra, il rettore dell’università per stranieri Tomaso Montanari e il direttore generale DSU Enrico Carpitelli organizzato da La Nazione di Siena e moderato dal giornalista Pino di Blasio.

Katiuscia Vaselli