Un’asta mette a rischio il futuro delle Scotte: l’ospedale non si aggiudica un terreno e sfumano i fondi Pnrr

C’è un grosso nodo di Gordio da sciogliere su quello che sarà il futuro dell’ospedale di Siena ed i rischi sono due: parti delle strutture, che dovrebbero comporre il lotto volano, potrebbero non vedere mai la luce e si potrebbero perdere i 35 milioni di euro del Pnrr da sfruttare per portare avanti il masterplan .

Il problema è sorto ieri quando l’Aou senese non è riuscita ad aggiudicarsi un’area adiacente al policlinico ad un’asta. In una prima fase era stato l’ospedale ad aggiudicarsi provvisoriamente il terreno con un’offerta pari a 160mila euro ma ieri, dopo un’ora di rilanci, l’area è andata alla Giove 2011, società bresciana che lavora nel settore immobiliare. L’operazione, spiegano dal policlinico, “è stata fatta nell’interesse della società controllante Gaia Spv, che è il principale creditore della procedura fallimentare dell’ex-società Acquaviva (un tempo era proprietaria dell’area, ndr)”. Il credito era di sei milioni mentre l’offerta che è stata accettata è di 402mila euro.

Di 400mila euro è stato il limite che l’Aou senese si era posta per le offerte da presentare, “rappresento sempre un interesse pubblico e non posso permettermi spese onerose”, ha ricordato il dg Antonio Barretta.

L’area avrebbe dovuto ospitare alcuni parcheggi e la sua valorizzazione avrebbe consentito un miglioramento dell’elisuperficie e della viabilità in prossimità dell’ospedale ed anche la valorizzazione di alcuni spazi verdi. Ma soprattutto, come dicevamo, avrebbe dovuto ospitare parte dei cantieri utili alla costruzione del lotto volano, decisivo per permettere l’ammodernamento dell’intero policlinico.

“In passato avevamo sottolineato al Tribunale l’importanza del nostro progetto su quell’area chiedendone l’assegnazione per interesse pubblico – così Barretta ripercorre la vicenda-. Poi abbiamo presentato una prima offerta, ad aprile 2021, per un terreno da 12 ettari, il valore era stato stimato dal curatore fallimentare. La nostra offerta aveva una validità di sei mesi, è scaduta ma l’abbiamo rinnovata: stavolta la stessa cifra era stata presentata per una zona di quattro ettari più vicina al pronto soccorso. Dopo che il tribunale ha dato l’ok al curatore di procedere con l’asta , una decisione che avevamo chiesto di non prendere, ci eravamo aggiudicati provvisoriamente l’area a settembre. La società di Brescia infatti non aveva presentato un’offerta migliorativa dei nostri 160mila euro, come chiesto dall’avviso. Successivamente però dopo qualche giorno è arrivato un rilancio da 180mila euro”. Da qui si è dunque arrivati a quanto accaduto ieri.

L’ospedale si è quindi subito mosso e si è messo in contatto con il Comune, anch’esso direttamente interessato nella vicenda, per studiare una soluzione. Ma ancora deve essere valutato l’iter da percorrere. Intanto, sul tavolo delle due Istituzioni, ci sono anche tre dossier da dover portare avanti che riguardano i terreni di proprietà di privati che non hanno accettato le offerte d’acquisto dell’Aou senese. “Dovranno essere oggetto di espropriazione”, osserva Barretta. Quanto all’area finita alla Giove Srl “farò richiesta di istanza agli atti, studierò le carte e faro di tutto per tutelare un bene pubblico”, promette il dg.

A dare un’ulteriore assicurazione ai dipendenti dell’ospedale anche il sindaco di Siena Luigi De Mossi: “Faremo certamente in modo di fargli usufruire di un nuovo parcheggio e allocheremo la nuova struttura ambulatoriale”. Sempre De Mossi ha sottolineato come l’asta “si sia svolta correttamente, seguendo i giusti procedimenti legali” osservando però come “in questi casi l’interesse pubblico dovrebbe essere distinto da quello privato”.

Marco Crimi