Un presidio degli studenti al provveditorato agli studi

studenti

Nelle ultime settimane il Governo ha esplicitato la volontà di attaccare il mondo della conoscenza. Con i decreti 436 e 437, il Governo ha deciso l’aumento delle tasse universitarie e della tassa regionale per il diritto allo studio. Allo stesso tempo il Parlamento ha deciso di rispolverare il progetto della legge Aprea, introducendo così i soggetti privati nelle scuole, mettendoli nella posizione di influire facilmente sui programmi scolastici, come già avvenuto per la Legge Gelmini. Allo stesso tempo il Ministro Profumo propone l’abolizione del valore legale del titolo di studio che incrementerebbero le già ulteriori differenze strutturali presenti tra i vari atenei italiani, creando due tipologie di università: una costosa per pochi contro un’altra, aperta a tutti, ma di scarsa qualità. L’aumento delle tasse universitarie sul diritto allo studio e delle tasse d’iscrizione all’università, inoltre, peggiorerà questa situazione e costringerà sempre più studenti ad abbandonare gli studi per via dei costi troppi alti.

Parallelamente a quanto avviene nel mondo della conoscenza, anche il Ministro Fornero ha di fatto deciso di rimettere mano alla riforma del Mercato del lavoro, giustificandola come “necessaria” per i giovani, quegli stessi giovani che con i ripetuti tagli all’istruzione e al diritto allo studio, si troverebbero ampiamente fuori dal mondo del lavoro.

Per noi infatti autonomia sociale significa avere pari possibilità nell’accesso al sapere indipendentemente dalle condizioni sociali ed economiche della famiglia di provenienza.

Con la riforma del lavoro un milione di giovani che vivono con contratti atipici non vedranno alcun miglioramento delle proprie condizioni di vita, mentre i loro coetanei più fortunati con un contratto a tempo indeterminato non avranno più la sicurezza dell’articolo 18 che garantiva loro il diritto di non essere licenziato senza giusta causa.

Non siamo più disposti ad accettare questo presente, noi lo vogliamo rovesciare per liberare un futuro migliore. Per questo, il 23 di Aprile promuoviamo un presidio con tutte le studentesse e gli studenti delle scuole e delle università, per costruire un momento di Liberazione dei luoghi della formazione. Invitiamo tutti gli studenti e le studentesse a partecipare al presidio davanti al Provveditorato agli Studi di Siena proprio in prossimità del 25 Aprile, una data che ci invita ad una nuova fase di Resistenza.

Per questi motivi il 23 Aprile:

 

Liberiamo le scuole e le università dai privati che hanno come unico scopo quello di mercificare il sapere.

Liberiamo le scuole e le università dal ricatto della tassazione combattendo gli aumenti delle tasse universitarie e quelle sul diritto allo studio.

Liberiamo le scuole e le università con la nostra partecipazione rivendicando una maggiore partecipazione nei processi decisionali

Liberiamoci dagli investimenti militari e dalle grandi opere che con i loro enormi costi inutili privano le Università e le Scuole di importanti investimenti.

Liberiamoci dall’assenza dei diritti lottiamo per il difendere il valore legale del titolo di studio e contro l’abolizione dell’articolo 18.

Liberiamo le nostre vite dall’incertezza,conquistando autonomia sociale ed economica con maggiori investimenti nel diritto allo studio con borse di studio, mense, alloggi e trasporti.

Liberiamoci dal lavoro precario, malpagato, senza diritti e intermittente cancellando le forme di contratto atipiche e garantendo stesse tutele per tutti.

Ora Basta! Rovesciamo il presente, liberiamo il futuro!

 

Rete della Conoscenza Siena

Link Siena – Uds Siena