Un nuovo festival sul turismo musicale

Da oggi (22 ottobre) a domenica si tiene un festival nuovo di zecca, dedicato al turismo musicale.

Due sono i punti di partenza di questo appuntamento, che sarà completamente gratuito e misto: online nelle prime due giornate ed in presenza domenica 24 ottobre alla Casa degli Artisti di Milano.

Il primo è che i festival, le stagioni teatrali, i club, i luoghi dei grandi protagonisti della musica, i musei dedicati, i negozi di dischi “storici” rappresentano un patrimonio culturale immenso e una risorsa turistica rilevante per molti paesi, prima fra tutti l’Italia; il secondo è capire quanti sono i turisti che possiamo definire musicali, e per questo sarà presentata una ricerca nazionale dedicata a scoprire chi sono coloro che, fra le proprie motivazioni di viaggio, hanno anche quella della musica.

Ho veramente perso il conto delle volte in cui la mia città, Siena, è stata definita – grazie ai concerti ed ai corsi di Accademia Chigiana, Siena Jazz ed Istituto musicale Rinaldo Franci – come una potenziale “Salisburgo d’Italia”, giusto per citare la città austriaca che del turismo musicale è una delle grandi capitali internazionali.

Andando a vedere il sito del festival – https://www.turismomusicale.net – si nota subito che gli organizzatori hanno le idee molto chiare sul percorso che intendono fare proprio per organizzare un’offerta turistica che in larga parte già esiste (dai luoghi di Giuseppe Verdi fra Parma e Busseto alla terra di Giacomo Puccini a Lucca e dintorni, dalle visite guidate ai teatri più prestigiosi alle stagioni operistiche ed ai festival piccoli e grandi), ma è poco visibile e perde dunque l’opportunità di rivolgersi ad un pubblico più ampio.

Perché proprio questo è il punto centrale: i veri appassionati di musica già si muovono e conoscono nel dettaglio tutte le opportunità del turismo musicale (penso a quel gioiello che è Musicastrada con artisti internazionali che si esibiscono nei borghi più belli della Toscana), ma una fascia decisamente più ampia di pubblico, che di musica sa poco solo raramente – spesso per caso – viene a conoscenza di queste occasioni di conoscenza e di approfondimento culturale.

Uno degli incontri online del Festival del Turismo Musicale darà la parola a realtà territoriali che hanno saputo coinvolgere nel loro lavoro tanto gli operatori musicali, quanto quelli turistici, riuscendo così a fare promozione attraverso la musica non solo in occasione di eventi o stagioni concertistiche, ma costruendo un’offerta permanente lungo tutto l’anno.

Che rimane sempre la cosa più difficile da fare.

Roberto Guiggiani