Un baule carico… di merce sospetta

Nel baule della macchina sono stati trovati 203 cartucce, 100 pasticche di efedrina e 100 mg di principio attivo del Viagra.

Quella macchina che andava a tutta velocità aveva davvero sorpreso i militari della gazzella del radiomobile dei carabinieri di Siena, che si erano subito messi alle costole di quei due che procedevano in maniera imprudente. «Certo, così ad occhio la velocità non si può misurare, ma visto che ci siamo, andiamoli a conoscere quei due strani fuggitivi!» – si erano detti i due carabinieri, che decidevano pertanto di andare a bloccare quella berlina che marciava a tutta birra sulla Siena – Grosseto.

L’intuizione si dimostrava buona perché, bloccata quella macchina in una piazzola di sosta, ed effettuate alcune verifiche, i militari non potevano che restare sorpresi dall’armamentario che quei due si portavano dietro. Alla vista di quella particolare oggettistica i militari si erano giustamente allarmati e avevano richiesto l’ausilio dei colleghi del Nucleo Investigativo che giungevano a bordo di una delle loro auto civetta. I due clienti del pomeriggio dovevano essere così condotti alla caserma di viale Bracci per poter meglio approfondire e chiarire le situazioni che si andavano profilando.

In sostanza, dopo attento inventario, i carabinieri constatavano di aver rinvenuto nel baule di quella macchina, per la quale avevano inizialmente considerato solo un eccesso di velocità, non documentabile e quindi non contestabile in assenza di utilizzo di strumentazioni tecniche, un armamentario di medicinali dopanti, inquietanti pasticche anonime e cartucce probabilmente ricaricate, consistente in:
– complessive 203 cartucce artigianalmente ricaricate (così asseriva il detentore) di armi comuni da sparo dei calibri 45, 38 e 38 special, delle quali i due possessori non avevano mai denunciato la detenzione all’autorità di PS.
– un barattolo chiuso contenente 100 pasticche della sostanza efedrina; dichiarata in una rudimentale etichetta, inserita in tabella sostanze dopanti ex legge 376/2000.
– 105 capsule da 100 mg di sildenafil (principio attivo del viagra) di provenienza ignota ed estera, a dire dell’interessato acquistate su internet, sostanza inserita in tabella  sostanze dopanti ex legge 376/2000.
– 299 pasticche anonime di vario colore e formato contenute in rudimentali confezioni.

I carabinieri si erano fatti un esame di coscienza e considerando anche che i due occasionali clienti non erano rimasti estranei in passato a fatti di droga, enucleavano la contestazione di una serie di reati:
· ART. 9 COMMA 7 LEGGE 376/2000 COMMERCIO DI PRODOTTI DOPANTI
· ART. 648 C.P. RICETTAZIONE
· ART. 697 C.P. DETENZIONE ABUSIVA DI ARMI O MUNIZIONI
· ART. 147 COMMA II D.LGS. 219/2006 COMMERCIO DI FARMACI PRIVI DI AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO.

Le due persone denunciate sono entrambe originarie di Grosseto, lui ha 46 anni e lei ne ha 30. Dichiaravano ai carabinieri di provenire da Firenze ove lui aveva acquistato farmaci e cartucce, ma non fornivano elementi più congrui. Questa è un po’ la normalità per i militari dell’Arma, nel selezionare un’auto da fermare si può essere più o meno fortunati e si possono correre minori o maggiori rischi. In questo caso le norme procedurali vigenti non consentivano l’arresto in flagranza di reato. Sui due grava comunque una serie di ipotesi di reato che non sarà facile andare a smontare all’interno del Palazzo di Giustizia di Siena.