Tradizione e spiritualità, Siena celebra il suo Duomo “pietra preziosa donata da Dio”

Siena ha celebrato una tradizione di storia e spiritualità lunga 842 anni con una giornata ricca di eventi. Opera della Metropolitana, Arcidiocesi di Siena, Comune e Opera hanno ricordato oggi, la Dedicazione del Duomo, avvenuta secondo la tradizione alla presenza di Papa Alessandro III, al secolo Rolando Bandinelli, il 18 novembre 1179.

Molte le iniziative in programma per dare risalto alle celebrazioni del triduo che già si svolgono ogni anno in Duomo con l’esposizione dello stendardo recante lo stemma del Papa senese. La giornata ha preso il via stamani al palazzo Arcivescovile dove si terrà una tavola rotonda dal titolo “La dedicazione della Cattedrale di Siena: una tradizione di storia e spiritualità da Alessandro III alle vie di pellegrinaggio medievali”.

Ad aprire la giornata sono stati i saluti istituzionali del cardinale Augusto Paolo Lojudice, arcivescovo di Siena. “Ridare valore all’anniversario della Cattedrale serve per rimettere tutta la Chiesa al centro.  Spero che sia un ulteriore segno di un cammino comune da fare con tutta la comunità fatta di credenti e non credenti”, ha detto Lojudice che, nel suo intervento, ha ringraziato l’Opa, Opera Laboratori e il suo responsabile Stefano Di Bello “il cui lavoro permette di accogliere milioni di persone nella Diocesi”.

Dopo di lui tocca al rettore dell’Opera della Metropolitana Guido Pratesi che, parlando della collaborazione con la città di Alessandria per portare avanti questo progetto, ha auspicato uno “sviluppo del culto di Maria lungo la via Francigena” ed ha ricordato il rapporto del Papa con la Francia, lo stato che offrì protezione al Pontefice negli anni del suo esilio.  Il sindaco Luigi De Mossi invece ha più volte ribadito la sua volontà di collaborare con l’arcivescovo Lojudice per quanto riguarda il turismo religioso, “per implementare la conoscenza di Siena anche secondo questo punto di vista”

Dopo le parole del proposto del Capitolo metropolitano Monsignor Gaetano Rutilo e del sindaco di Alessandria Gianfranco Cuttica di Revigliasco è intervenuto il responsabile di Opera Laboratori Stefano Di Bello. “Questo è un momento di gioia. Dio ha concesso al suo popolo questo gioiello, questa pietra preziosa (la Cattedrale ndr.). Il Duomo è la porta del cielo, è un luogo che apre porte di speranza e che dona quella che Mario Luzi indica come sostanza di futuro”.

Don Enrico Grassini, direttore dell’ Ufficio beni culturali ecclesiastici dell’Arcidiocesi, è stato protagonista di una riflessione dal titolo “«Come pietre vive» (1Pt 2, 5): l’imago Ecclesiae nella storia del rito della dedicazione”. L’arcivescovo di Lucca, S.E. Paolo Giulietti ha fatto una lunga digressione sulle “Esperienze contemporanee del pellegrinaggio e valorizzazione luoghi della fede”.  Di Michele Pellegrini, docente dell’ Università di Siena, è l’excursus su “Siena e la sua Chiesa negli anni di Alessandro III”. Infine ha parlato nuovamente Gianfranco Cuttica di Revigliasco con un intervento dal titolo “Iconografia di Alessandro III nel Palazzo Pubblico di Siena e riflessi di storia alessandrina”. I relatori hanno inquadrato la figura di Alessandro III all’interno del periodo storico in cui è vissuto e la dedicazione della Cattedrale di Siena che la tradizione colloca il 18 novembre 1179 ed hanno preso in considerazione i significati simbolico-teologici del rito liturgico della dedicazione, attraverso le epoche culturali.

La giornata è proseguita alle 18 con la Santa Messa solenne in Cattedrale presieduta dal cardinale Lojudice e concelebrata dai canonici dal Capitolo metropolitano, con l’animazione liturgica del coro della Cattedrale ‘Guido Chigi Saracini’. A concludere gli eventi sarà invece uno  splendido concerto, che si terrà alle 21, al salone dell’Accademia Musicale Chigiana.