Toscana in zona gialla, Giani avverte: “Rt al limite, non abbassiamo la guardia”

“La Cabina di Regia guarda da un lato l’Rt, che stavolta c’ha voluto bene ed è a 0,98, e poi i 21 parametri oggettivi dove la Toscana è a rischio basso.  Stiamo meglio rispetto a sette giorni fa, ma il comportamento virtuoso deve essere seguito per rimanere in zona gialla”.

Lo dice in una diretta il presidente della  Toscana Eugenio Giani che ha commentato la riconferma in zona gialla della Regione. Complessivamente la Toscana ha 80 contagi ogni 100mila abitanti, “siamo tra i territori con il risultato migliore”, commenta Giani che però non vuole enfatizzare i dati. Se infatti in Toscana ci sono coefficienti molto buoni, per esempio siamo la Regione più virtuosa per il tasso di positivi su tampone, “con l’Rt siamo ‘lì lì’- dice Giani che si appella ai cittadini-. Non abbassiamo la guardia”.

 

 

Vaccini, “settimana prossima dedicata alle dosi di richiamo”- Giani poi è passato ha parlare dell’argomento dei vaccini. Nel dirsi “non interessato” a quello che sta accadendo con la Pfizer, il Presidente ha ricordato che “la Toscana è una delle regione che ha somministrato più dosi”  con “una macchina organizzativa che c’ha visto essere tra i primi per percentuale di vaccinazioni”.

Attualmente le iniezioni sono vicine a quota 75 mila e per oltre 5mila persone c’è stata la somministrazione della seconda dose. “Ci dobbiamo impegnare e garantire i richiami, per immunizzare queste 75mile persone – dice Giani-. Questo è il nostro impegno. Per ora non ci sono dosi sufficienti da essere somministrate ad altre persone – continua-. Appena Pfizer tornerà in condizioni di regolarità noi completeremo la fase di operatori sanitari e di Rsa e inizieremo vaccinazioni a cittadini comuni”.

 

 

Sull’argomento è intervenuto anche l’assessore alla salute regionale Simone Bezzini. “Sono in corso e procedono come da calendario previsto le somministrazioni delle seconde dosi con il vaccino Pfizer-BioNTech, mentre è confermata la sospensione delle prime somministrazioni, in via precauzionale, a causa dell’improvvisa riduzione da parte dell’azienda delle forniture in Italia e in Europa. Riprenderanno non appena avremo informazioni ufficiali e certezza delle prossime consegne”, scrive. Su Moderna invece “procedono invece regolarmente le prime somministrazioni”, infine AstraZeneca “siamo in attesa dell’autorizzazione dell’Ema , che stando alle ultime notizie potrebbe arrivare già mercoledì 27 gennaio. La documentazione passerà poi all’Aifa (Agenzia italiana del farmaco), da cui dovrebbe arrivare l’ok definitivo- spiega Bezzini-. A quel punto sapremo con certezza le caratteristiche di tale vaccino e a chi potrà essere somministrato”.

Bezzini commenta però anche le ultime novità riportate sulla stampa secondo cui l’azienda avrebbe tagliato le dosi per la Ue: “sarebbe un fatto estremamente pesante, essendo AstraZeneca uno dei principali fornitori. Auspico che venga fatta chiarezza quanto prima, noi siamo al lavoro senza sosta, ma servono elementi di certezza per poter gestire la più grande campagna vaccinale della storia”.

“Tls da nuovo opportunità di cura”- Tra gli argomenti affrontati c’è stato anche quello degli anticorpi monoclonali di Toscana Life Sciences. “Stanno lavorando alacremente per dare una possibilità di cura non solo quando si vuole prevenire, come nel caso del vaccino, ma anche quando il contagio c’è già stato – dice Giani-. Come Tls ci sono poche altre realtà nel mondo per creare farmaci che attacchi il pungiglione del coronavirus”, dice Giani che poi ha annunciato una diretta con Rino Rappuoli, microbiologo e coordinatore del MadLab di Tls.

Marco Crimi