Taddei e Caratelli: “Chiudere cinema e teatri significa perdere un pezzo di città”

Tra le misure dell’ultimo Dpcm c’è anche la chiusura di cinema e teatri fino al prossimo 24 novembre. Ne abbiamo parlato insieme a David Taddei, direttore generale della Fondazione Elsa, e Francesco Caratelli della cooperativa che gestisce il Cinema Nuovo Pendola, che sono stati costretti a sospendere le loro attività dopo che per mesi si erano attrezzati, sostenendo anche delle spese non indifferenti, per rispettare tutte le norme ed i provvedimenti indicati dal Governo.

“Abbiamo provato una sensazione di sconforto – commenta Taddei – dopo che nei mesi scorsi ci eravamo attrezzati al meglio per poter andare avanti. Invece adesso ci ritroviamo senza questa possibilità. La prima sensazione provata è stata di rabbia. Poi si fa di necessità virtù, sappiamo che con il Decreto ristori arriveranno delle risorse. Ingoiamo il rospo ed andiamo avanti”.

“Ho chiuso il portone con molto rammarico – afferma Caratelli – soprattutto se penso a tutti i sacrifici che abbiamo fatto nei mesi scorsi. Ci siamo dati tanto da fare ma non è bastato e domenica abbiamo avuto questa brutta notizia. In realtà nei cinema e nei teatri non ci sono stati contagi, parliamo di luoghi che sono sicuri da un punto di vista sanitario”.