Suppletive, rush finale della campagna elettorale: Letta lancia i centri di ascolto per il territorio. Sanità e mondo venatorio nell’agenda di Marocchesi Marzi

La lunga tappa della campagna per le elezioni suppletive si avvicina al termine e i candidati lanciano la loro volata finale. Nell’ultimo giorno prima del silenzio elettorale Enrico Letta e Marrocchesi Marzi battono il collegio comune per comune , per mobilitare i propri sostenitori e convincere gli indecisi e a Siena chiuderanno la propria campagna anche Mauro Aurigi (Italexit), Elena Golini (Pap) e Marco Rizzo (PC).

“Ho fatto una campagna elettorale che mi ha coinvolto e mi ha preso, è stata bellissima e interessante. Tra i comuni che ho visitato ho visto tanta preoccupazione, ma anche tanta speranza e voglia d’interagire e ripartire. Da lunedì dobbiamo raccogliere il lavoro fatto in questa campagna elettorale intensissima”. Così esordisce Enrico Letta, , segretario del Pd e candidato alle elezioni suppletive per il collegio di Siena – Arezzo, durante un incontro elettorale a Sinalunga. “Le persone mi hanno chiesto: “Non è che non ti vedremo più dopo i risultati di lunedì prossimo?”. Questo mi ha colpito, perché vedo un senso di sfiducia latente che va superato”, per questo motivo “lunedì pomeriggio sarò a Siena e seguirò la campagna da lì, per dare un segnale importante”.

Letta annuncia anche “l’intenzione di “creare una camera di ascolto permanente per l’economia senese- afferma-. Se sarò eletto come parlamentare organizzerò una giornata di ascolto con le imprese, le associazioni di categoria, il mondo sociale ed i sindacati. Il confronto avverrà in Camera di Commercio. Questo è un modo per rafforzare le associazioni di categoria nel territorio e trovare momenti per ragionare tutti insieme e creare un rapporto diretto. Questo è un modo per continuare ed essere efficace nel mio lavoro”. L’ex-professore conclude poi il suo intervento: “Dobbiamo vincere qui per ripartire anche per il voto a Siena dove ha vinto il centrodestra nel 2018, e nella Valdichiana aretina dove la destra impera”.

Molto attivo in queste ore anche Tommaso Marrocchesi Marzi. Il candidato di centrodestra ed imprenditore del vino ha incontrato i sindacati che rappresentano i lavoratori locali della sanità ed il mondo venatorio. “Con le rappresentanze del comparto sanità pubblica di Cgil, Cis e Uil abbiamo rilevato la piena condivisione delle problematiche di questo settore  e c’è perfetta sintonia. Il primo problema è quello delle risorse come numero di personale o attenzione  al territorio che è stato svuotato già dai tempi di Enrico Rossi. Con l’attuale duo Bezzini-Giani si sta continuando in questa strada e sembra che ci sia l’intento di impoverire la sanità senese a vantaggio di quella fiorentina – attacca-. Servono piccoli centri medici e case della salute  che vanno ripristinati in un’ottica di spesa con i fondi del Pnrr e a cui vanno assicurati strumenti come una digitalizzazione diffusa che permetta maggiore vicinanza tra paziente e medico”.

Marrocchesi Marzi, come già detto, ha incontrato anche le associazioni di caccia locali. Tra i vari argomenti affrontati c’è quello dell’emergenza ungulati, “intendo sviluppare un tavolo di concertazione con mondo venatorio e agricolo e, visto l’alto numero di incidenti, anche chi lavora per la nostra sicurezza stradale – spiega-. Abbiamo incrociato le nostre problematiche e siamo arrivati ad una condivisione di metodo”. Due i punti portati dall’imprenditore del vino all’attenzione dei cacciatori: ” la propagazione di ungulati in provincia porta ad un rischio di peste suina, che colpisce i maiali, e di sindrome di Lyne, che aggredisce l’uomo ed è pericolosissima per i più anziani”. Per il candidato del centrodestra occorre quindi avere “un strategia territoriale: come rendere risorsa il mondo venatorio per la difesa del nostro ambiente. Dobbiamo inoltre far capire che cosa sia la caccia attraverso la cinofilia e valorizzare il made in Siena per la carne della selvaggina, allevamenti naturali che ci danno carne priva di antibiotici”.

“Sono ottimista. Ho fatto una campagna elettorale raccontando la verità su tutti i temi ed ho puntato su trasparenza e comunicazione con le persone: ho ascoltato i loro problemi e ho detto quali sono le mie proposte -conclude Tommaso Marrocchesi Marz-.Nella mia campagna sono state fatte proposte concrete  ed abbiamo denunciato che lo scempio di oggi è frutto di un determinato modo di fare politica”.

MC