Stazione, pulizia della zona in collaborazione con i pakistani

Nei giorni scorsi la il Comune di Siena ha provveduto a effettuare un’operazione di pulizia e sistemazione nella zona del parcheggio della Stazione dove abitualmente dimorano alcuni immigrati pakistani.

Con l’aiuto di queste stesse persone, che hanno provveduto a radunare abiti e materiale vario per permettere la pulizia, è stata anche messa in sicurezza la piccola parte di parcheggio dove sono collocati contatori e cabine elettriche.

“Continua l’opera da parte dell’amministrazione comunale – spiegano gli assessori alla sicurezza Clio Biondi Santi e al sociale Francesca Appolloni – che dopo aver promosso le iniziative, assieme alla Curia, per una migliore accoglienza in città dei richiedenti asilo e degli immigrati, deve conciliare la stessa accoglienza, umanità e carità alle esigenze di sanità e sicurezza, fugando tutte le criticità possibili per cittadini e anche lavoratori che si trovano a dover operare in certe zone della città. La Polizia Municipale, per quanto di competenza, continua il monitoraggio della situazione, in particolare per quanto riguarda il parcheggio della stazione dove stazionano oltre cinquanta pakistani e dove sono state effettuate alcune operazioni di pulizia e disinfezione. Vogliamo sottolineare come non sia stato effettuato alcuno sgombero, visto che c’è stata collaborazione in queste operazioni degli stessi immigrati, anche se continua, come del resto nei giorni scorsi, il monitoraggio da parte del Comune per evitare criticità e problematiche”.

La manifestazione che è stata organizzata davanti ai locali della questura in via delle Sperandie nella giornata di ieri, giovedì 10 novembre, “è un ulteriore segnale della necessità di agire in sinergia con le altre istituzioni e per quanto di ciascuna competenza per affrontare la questione, come sottolineato nei giorni scorsi dal sindaco di Siena Luigi De Mossi. Un grande ringraziamento da parte nostra e di tutta l’amministrazione comunale alla Polizia Municipale e a tutti i dipendenti comunali”, aggiungono