Stadio, al Santa Maria della Scala il convegno “sul futuro dell’impianto Franchi”

Il futuro dello stadio “Artemio Franchi”, l’esempio del “modello Udine” e le implicazioni per l’impiantistica sportiva comunale. Saranno questi gli argomenti del convegno organizzato dal comune di Siena dal titolo “Stadio di Udine. Modello. La storia di un percorso” in programma sabato 11 settembre nella Sala Italo Calvino del complesso museale del Santa Maria della Scala a Siena. Oltre ai saluti del sindaco di Siena e dell’assessore allo sport e all’edilizia sportiva, sono previste le relazioni del professor Furio Honsell, ex sindaco del comune di Udine; dell’ex segretario generale del comune di Udine Carmine Cipriano e di Alberto Rigotto, ex direttore generale e attuale responsabile amministrazione, finanza e controllo dell’Udinese calcio.

L’assessore allo sport e all’edilizia sportiva del comune di Siena, Paolo Benini, commenta: “Proveremo a porre le basi per il futuro dell’impiantistica sportiva, in particolare per quanto riguarda lo stadio ‘Artemio Franchi’, partendo dal ‘modello Udine’ che è stato una delle pietre miliari per quanto riguarda il rinnovamento delle strutture calcistiche e non solo. Si sono rincorse tante voci sullo stadio di Siena, oggetto anche di alcune interrogazioni in consiglio comunale. Per questo assieme al sindaco e come amministrazione comunale abbiamo promosso questo incontro come primo passo per un percorso per tracciare il futuro del ‘Franchi’, prendendo come esempio chi ha già fatto questa esperienza e ci racconterà dunque il cammino seguito, gli ostacoli incontrati e come sono stati superati, sia dal punto di vista burocratico che da quello economico finanziario. Sarà una base seria, concreta e di partenza per l’eventuale confronto tra amministrazione e l’attuale proprietà dell’Acn Siena, che ha manifestato più volte l’intenzione di ristrutturare l’impianto. La società bianconera ha ottenuto la gestione dello stadio attraverso un bando che prevede, peraltro, la riqualificazione statica delle tribune per un importo di un milione d duecentomila euro che però esula da qualsiasi progetto futuro”.