Sostegno alle famiglie: liste d’attesa nei nidi d’infanzia comunali. Ecco il contributo da utilizzare nei privati

La giunta comunale, riunitasi ieri mattina giovedì 6 ottobre ha approvato la delibera per l’erogazione di un contributo rivolto alle famiglie di minori dai tre ai trentasei mesi in lista d’attesa nei nidi d’infanzia comunali, da utilizzare negli otto privati accreditati e quindi convenzionati con l’ente.

“Un’efficacia risposta per coloro che sono rimasti senza struttura educativa – ha spiegato l’assessore all’Istruzione Paolo Benini – che si inserisce nel progetto regionale finalizzato al sostegno dell’accoglienza dei bambini e legato al ‘Fondo per lo sviluppo e la coesione’ (Fsc). Il nostro intento è quello di sostenere concretamente quei genitori lavorati costretti a ricorre, sempre più, ad aiuti esterni come l’asilo perché privi di una rete familiari vicina e reale. Una fotografia che dimostra l’importanza dei servizi all’infanzia, della loro qualità e il ruolo che la scuola ha anche da piccoli”.

Modalità e requisiti di ammissibilità. I contributi, vincolati al progetto e all’effettiva erogazione delle risorse disponibili che verranno assegnate al Comune, potranno essere richiesti “per prestazioni agevolate rivolte a minorenni” soltanto da chi è in possesso di un Isee non superiore a 50 mila euro e verranno assegnati, sino ad esaurimento e seguendo l’ordine di graduatoria della lista d’attesa dello scorso 14 settembre, per un massimo di 3.709 euro ripartito in 10 mensilità (370,90 euro al mese), coprendo così indicativamente il periodo settembre – giugno. Tale contributo è, inoltre, cumulabile con il bonus asilo nido dell’Inps o con altri assegnati per lo stesso scopo, nella misura massima sostenuta complessivamente dalla famiglia. L’effettiva frequenza del bambino: uguale o superiore ai 5 giorni al mese, è infine, un altro requisito necessario per poter accedere al sostegno economico.