SOS studenti: traslochi, come affrontarli

Cosa vuol dire affidarsi per un trasloco a una ditta e quali sono i costi?

Chi me l’ha fatto fare? Perché non posso buttare via tutto? Sono le classiche domande per tutti coloro che  per la prima volta si apprestano ad effettuare un trasloco.  Raptus incontrollati, pianti isterici e polvere in ogni dove che spingerebbero anche i più equilibrati maestri di meditazione ad alzarsi e a buttare nel secchio dell’immondizia ogni cosa.

Il trasloco, insieme all’alternarsi di sensazioni tali come la rassegnazione e il sentirsi il dio del mondo, è un passaggio obbligato per gli studenti (e non solo) che devono cambiare abitazione per le esigenze più disparate. Capita spesso che gli studenti debbano lasciare la casa in cui hanno vissuto per un certo periodo della loro vita universitaria per trasferirsi in una nuova sistemazione, magari più vicina, più economica o semplicemente più affine alle proprie esigenze.

Nell’ambito dei traslochi essere uno studente fuori sede ha i suoi vantaggi, poiché essi ricercano case già completamente o parzialmente arredate e quindi  i mobili da trasportare saranno sicuramente meno di chi deve arredare totalmente una stanza. Nonostante questi presupposti, un trasloco non rende mai, ma proprio mai, facile la vita.

Se anche tu devi cambiare casa, vogliamo provare a darti qualche consiglio pratico:

Punto 1: valuta tempi e datti delle scadenze

Come già abbiamo detto, fare un trasloco è molto stressante e oltre a rubare energie ruba anche molto tempo; perciò fin dall’inizio datti una scadenza, scandisci i tempi in cui dovrai impilare i tuoi oggetti nei cartoni e cerca di seguire il più possibile la scaletta da te designata. Parecchi saranno i contrattempi,  tante saranno le difficoltà che nasceranno e che dovranno essere superate prima di continuare con altri compiti da svolgere, ma se hai chiari i tuoi compiti sarai già a buon punto.

Punto 2: procurati gli scatoloni

Gli scatoloni sono la raffigurazione emblematica del trasloco, sono necessari tanto quanto l’acqua per il tuo pesce rosso. Quindi chiedi al supermercato, ai negozi di abbigliamento o a quelli che vendono elettronica, potranno sicuramente aiutarti e trovare lo scatolone che fa al caso tuo. Possibilmente cerca di trovare scatole resistenti che riescano a sopportare anche pesi maggiori.

Punto 3 : calma e sangue freddo

E’ la filosofia da attuare sempre in ogni singolo momento del trasloco; se ti aiuta metti a palla la canzone di Luca Dirisio che costantemente ti ripeterà la filosofia sopra citata. Se non ti aiuta metti sempre della buona musica che comunque allevierà lo stress da trasloco.

Punto 4: inizia

Ordine, ordine, ordine, anche se visivamente casa, camera vostra sarà tutto fuorché in ordine avete bisogno di aver ben chiaro, almeno mentalmente, il progetto finale.  Per fare ciò, è essenziale fare una cosa per volta. Inizia a organizzare gli scatoloni in modo che ognuno di essi contenga oggetti specifici di ogni categoria: vestiti, scarpe, libri, biancheria, oggetti d’arredo ecc..  Così facendo, ti porti avanti nel lavoro e quando sarai nella nuova casa l’unica cosa che dovrai fare sarà quella di tirare fuori gli oggetti dalle scatole e dargli nuova vita.

Nel momento in cui inizierai, ricorda di porre gli oggetti più pesanti nel fondo della scatola, e mano a mano che questa si riempirà tieni presente di imballare, con carte, stracci o meglio ancora con pluriball (è il nome dei fogli con le bolle che tutti, almeno una volta, ci siamo divertiti a far scoppiare) ogni oggetto più delicato. Per fare in modo che gli oggetti non si spostino all’interno della scatola puoi mettere, tra gli spazi vuoti formatasi, della carta appallottolata, così da bloccarne il movimento evitando brutte sorprese all’apertura.

Punto 5: fai pulizia

Probabilmente non tutto ciò che avete lo riporterete nella casa nuova, quindi piano piano che vi accingerete a ordinare tutti i vostri oggetti negli scatoloni pensate anche a ciò di cui realmente avete bisogno. Tante cose che abbiamo sono inutili e superflue, occupano spazio e soprattutto catturano la polvere … e a nessuno piace spolverare; per tale ragione tutti quegli oggetti che non sono indispensabili devono essere buttati.  E il trasloco è il “ turning point” per sbarazzarsene. Procuratevi un enorme busta per l’immondizia e cominciate a buttare via tutti i fogli scarabocchiati,quaderni che ormai non servono più, volantini, penne finite e gomme consumate. Anche se sono piccoli oggetti occupano spazio inutile sia nella casa vecchia che nella nuova.

Se invece ci sono articoli ancora utilizzabili che a voi non servono più, potreste fare un’altra scatola da portare in centri di raccolta, come la Caritas Diocesana, che la destineranno alle persone bisognose. Puoi decidere anche di portarli in dei negozi dell’usato, o ancora, se avete spirito di iniziativa, potreste fare anche una bancarella vintage e chissà, magari guadagnarci anche qualche soldino.

Punto 6: la dicitura

Dopo aver finito di impilare il vostro scatolone, di averlo messo a prova di sicurezza con scotch e imballaggi vari, non ti dimenticare di nominarlo con ciò che c’è dentro. Quindi se dalla casa vecchia ti sei portato il ramaiolo per la pasta, il pela patate e un kit di coltelli, la cosa più semplice da fare sarà quella di denominare ,con un bel pennarello nero indelebile e dalla punta grossa, lo scatolone con su scritto “ cucina”, così  da capire immediatamente cosa contenga senza che tu abbi bisogno di sbuzzarla. Se sei un cuoco provetto e hai utensili di cucina specifici per ogni alimento e sei convinto di fare più di uno scatolone relativo alla cucina puoi sempre specificare ed elencare sulla superficie della scatola tutti gli oggetti al suo interno.

Ps: se hai qualcuno che ti aiuterà nel trasloco e soprattutto nel rimettere in ordine i tuoi oggetti, ricorda di non soprannominarli con un linguaggio gergale e familiare soltanto a te stesso; il tuo aiutante potrebbe non capire ed entrare lui in crisi. Scrivere “ aggeggio lungo per frullare le verdure che mi ha regalato Marco per il primo mesiversario” sicuramente non lo aiuterà.

Punto 7: Il trasloco

L’ultima fase è il vero e proprio trasloco, il momento in cui bisogna spostare tutto da una casa all’altra, tenendo presente che in questo periodo è come se si vivesse in due case. Perciò sarà appropriato iniziare a portare nella nuova casa tutto ciò che nella contingenza non vi serve. Ad esempio i libri del primo anno di università probabilmente non vi serviranno se siete iscritti al terzo, oppure il corredo di 3 lenzuoli o piumoni che vi ha regalato la nonna probabilmente non vi serviranno e così via.

Per poter effettuare il trasloco, a meno che non siate maciste o la squadra dei fantastici 4, avrete senz’altro bisogno di aiuto extra oltre ai vostri parenti, amici, fidanzati; potreste così contattare alcune ditte di trasloco a Siena, che  vi posso aiutare nel concludere il vostro incubo da trasloco, e al quale potete chiedere anche un preventivo gratuito.

Non vi diciamo che fare un trasloco sia una passeggiata, ma con il sostegno di amici, parenti e ditte specialiste può diventare un momento divertente e di condivisione … e poi pensate a quel detto che dice “ la casa non ruba, ma nasconde” , il trasloco potrebbe essere l’occasione adatta per ritrovare tutte quelle cose che avevamo perso ma che eravamo sicuri che fossero in casa. E chissà magari potreste ritrovare anche quel braccialetto che vi ha regalato Marco per il vostro secondo mesiversario e che da tanto cercavate.

A.B