Sono tornati i treni turistici

Con la prima corsa del Treno Natura a vapore – che fu uno dei primi ad aprire le rotaie ai treni turistici e rimane uno dei più affascinanti – riprende la stagione dei viaggi lungo le linee ingiustamente considerate minori.

La stagione del Treno Natura sarà anche quest’anno divisa in due: otto viaggi a primavera e nove viaggi in autunno, secondo la formula consolidata, ed ormai attesa da tanti appassionati e neofiti, di fare visita alle località in occasione delle principali feste. Scorrendo il calendario completo (vedi), fa piacere ritrovare la Fiera antiquaria di Buonconvento (10 aprile), l’Orcia Wine Festival di San Quirico (23 aprile), il Mercato delle Crete Senesi di Asciano (1° maggio), la Mostra mercato del tartufo bianco a San Giovanni d’Asso (ben 2 appuntamenti: 12 e 19 novembre), fino al Mercato nel Campo di Siena (3 dicembre).

Il fascino di viaggiare su un treno a vapore è naturalmente l’elemento di maggiore attrazione e che ormai caratterizza il Treno Natura, al pari dei paesaggi attraversati e delle mete di destinazione.

È invece un “moderno e confortevole treno elettrico” quello che ogni sabato – fino al 4 novembre – collega il Vaticano a Castelgandolfo. Nome ufficiale: il Treno delle Ville Pontificie; nome popolare: la Freccia del Papa (info).

Si tratta di un biglietto combinato che prevede un accesso privilegiato ai Musei Vaticani, alla Cappella Sistina, ai Giardini Vaticani e poi il trasferimento in treno alla Residenza Pontificia di Castel Gandolfo, con visita al palazzo ed ai giardini, che sono veramente un’eccellenza botanica.

E poi c’è il Treno di Dante (info), che prosegue le sue corse anche dopo le celebrazioni dell’anniversario per i 700 anni dalla morte del grande poeta. In questo caso, il treno è lo storico “100 porte”, amatissimo dagli appassionati, perché è uno dei simboli della locomozione ferroviaria italiana, con i suoi interni interamente in legno, mirabilmente restaurati e conservati. Partenza da Firenze ed arrivo a Ravenna nei giorni di sabato e domenica dal 15 aprile al 14 maggio, il 2-3-4 giugno e poi dal 2 settembre al 1° novembre. Tre ore di viaggio per percorrere i 136 chilometri di strada ferrata che attraversano l’Appennino, con fermate a Borgo San Lorenzo, Marradi, Brisighella e Faenza: ognuna delle quali merita, da sola, il costo del biglietto.

Roberto Guiggiani