Società della Salute, Gugliotti risponde ad Appolloni: “Se ci sono problemi perché non li pone nelle sedi opportune?”

Dopo le affermazioni dell’assessore alla sanità del comune di Siena Francesca Appolloni, sulla questione della Società della Salute di Siena, sono prontamente arrivate le risposte della Cgil di Siena e del presidente della Sds, e sindaco di Sovicille, Giuseppe Gugliotti.

Appolloni, con una nota stampa, aveva detto che dentro il consorzio pubblico volontario, che comprende tutti i Comuni della zona-distretto Senese che fanno parte dell’Asl sud est, stanno prevalendo logiche di appartenenza e che il comune di Siena: “non può vedere trascurato il proprio ruolo e le proprie funzioni per i soliti giochi della recente politica”.

Appolloni poi aveva sostenuto che sui rinnovi degli incarichi del personale della Sds. “Non esiste un piano, una strategia, anche rispetto alle problematiche che attengono alla gestione e alla visione d’insieme – queste le parole di Appolloni-[…] Manca una consapevole lettura delle esigenze rispetto ai singoli territori e la gestione pare allentata in una mera ripetizione dell’esistente, in una visione non attuale dei problemi e non più rispondente alla logica stessa dell’ambito ottimale di assistenza. Siena reclama, da tempo, un’attenzione qualificata e qualificante sulle esigenze dei suoi cittadini”.

Al comunicato di Appolloni ha risposto Giuseppe Gugliotti .”Affermare, come lei fa, senza alcuna argomentata documentazione, che “non c’è programmazione”, “non c’è direzione”, “non c’è strategia” ecc…equivale a sparare i classici da bancone: “sono tutti ladri”, “sono tutti incapaci”- scrive Gugliotti-, “se ci fossi io, lo saprei come fare”, e via sentenziando. Perché, se ci sono problemi, l’assessore Appolloni non li pone, motivandoli, nelle sedi opportune? “.

“Se lo facesse, scoprirebbe che siamo soliti discutere anche di programmazione di servizi sociali e sanitari e di vecchie e nuove progettualità. E se presenziasse agli incontri con i sindacati sul personale (fissati sulla base dei suoi impegni), invece di comunicare via WhatsApp all’ultimo momento “l’inopportunità della presenza del comune di Siena” – spiega Gugliotti-, come avvenuto, ultimamente, lo scorso 7 novembre, forse apprenderebbe che di personale si parla da tempo e che, anzi, attendiamo proprio le decisioni del comune di Siena in merito ai comandi alla SdS dei suoi dipendenti per muovere passi avanti”.

“La Società della Salute senese offre servizi omogenei nei 15 comuni della zona senesi ad anziani, disabili, minori, giovani, persone e famiglie in difficoltà, stranieri, ecc.. con una quota capitaria corrisposta dai comuni (ovvero la contribuzione per abitante a carico dei bilanci dei comuni) di 27 Euro, una delle più basse della Toscana: il che significa che per ogni euro trasferito- continua -, i comuni ne ricevono circa 4 in termini di servizi, merito anche della straordinaria capacità della SdS di attrarre altri fondi (dalla Regione, dal Ministero, dalla Comunità Europea) per finanziare progetti”.

Ma alle dichiarazioni di Francesca Appolloni non ha controbattuto solamente il sindaco di Sovicille, anche la Cgil si è espressa in merito ed ha accusato l’assessore alla sanità del comune di Siena di strumentalizzare i lavoratori.

“Il comando dei lavoratori del Comune di Siena e della USL Sud Est assegnati alla SDS scadrà  il 31 dicembre 2019 – sottolinea la Cgil in una nota-.Quindi ad un mese da questa data e con le incertezze derivanti dagli atti emessi appare logica la richiesta di delucidazioni e chiarimenti da parte delle rappresentanze sindacali dei lavoratori. L’assessore nell’incontro del 27 novembre ha ipotizzato una proroga semestrale non chiarendo minimamente le intenzioni del Comune di Siena sul futuro della Sds”.

“L’assessora prosegue nel proprio comunicato: In quella sede, e sulla base delle linee di strategia indicate dalla Giunta, si è potuto verificare se vi è la concreta volontà di contribuire a cambiare le cose o se si vuole rimanere nella condizione attuale, del tutto insoddisfacente”- continua la nota-.Ricordiamo che i lavoratori non debbono contribuire in nessun modo a “cambiare le cose” e che la condizione attuale del tutto “insoddisfacente” è una sua interpretazione”.

“I lavoratori sono tenuti a svolgere le proprie mansioni, ognuno per il proprio ruolo, con efficienza e competenza mettendosi a disposizione dell’ente e dei cittadini, cose che puntualmente esercitano – così si conclude la nota-,   ai sindacati spetta tutelare i loro diritti, la qualità del lavoro e la qualità dei servizi erogati,  ma le scelte politiche e organizzative, sia chiaro  sono demandate all’Amministrazione e su quelle noi vogliamo confrontarci.Ribadiamo quindi all’assessore di non utilizzare  e strumentalizzare  i lavoratori a fini politici, con le diatribe con altre forze politiche.Le schermaglie politiche l’assessore le risolva in altra sede e si preoccupi concretamente da ora in poi di tutelare, in maniera collegiale con le altre amministrazioni interessate, la qualità e la omogeneità dei servizi offerti ai cittadini nel territorio compreso nella Sds”.