Siria, Mustafà e Munzir alla partita del Costone: ‘Grazie Italia, grazie Siena’

Serata di sport per Mustafà El Nezzal, il bambino protagonista della foto ‘Hardship of Life’, scatto che ha fatto commuovere il mondo.  Il bambino siriano di sei anni, nato senza braccia e senza gambe a causa delle conseguenze della guerra, sta assistendo ad una partita di serie C Silver di basket, ospite della squadra senese Vismederi Costone. Prima del match, che vede contrapposta la squadra casalinga all’ Audax Carrara, il bimbo ha parlato con la stampa “Sono contento quando segno- ha spiegato-, anche perché papà mi lascia andare in aria”. Insieme a Mustafà, attualmente ospite di una struttura della Caritas Diocesana di Siena, era presente anche la famiglia con il padre Munzir.  “Ringrazio ancora l’Italia-ha affermato-. Questa è la prima volta che siamo qui e ci siamo divertiti molto, forza Costone Basket”. Per il presidente del Costone Basket Emanuele Montomoli “in un periodo come questo, con prima la pandemia ed adesso la guerra, siamo ancora più stimolati a fare iniziative del genere verso chi sta peggio di noi. Questo è il nostro messaggio d’aiuto verso chi è in difficoltà”.  “Credo che l’importanza di una cosa nel genere sta nel fatto che facciamo sentire questa famiglia a casa loro, gli facciamo sentire cosa è l’ordinarietà della vita- lo ha detto Don Vittorio Giglio, responsabile comunicazioni sociali dell’Arcidiocesi di Siena-. Lo sport così diventa un’occasione per raccontare la storia di una città, Siena, e delle sue persone”.