Siena si riscopre sulle vie dell’acqua: all’Università parte il corso per ‘bottinieri’

Siena riscopre e rivalorizza sé stessa e la sua storia. E lo fa nella sua Università dove, grazie alla collaborazione tra lo stesso ateneo e l’associazione La Diana, partirà il prossimo 5 maggio un corso formativo sui bottini.

”Parliamo di un tesoro unico al mondo che abbiamo sotto i nostri piedi”, sono le parole di Enrico Tavarnelli, docente ordinario di geologia strutturale al dipartimento di scienze fisiche, della terre e dell’ambiente dell’Università di Siena, che partecipa al corso con le sue lezioni. “Come ateneo siamo riusciti a coniugare la disciplina scientifica con materie di carattere storico – aggiunge – per raccontare quelli che forse sono stati la chiave del successo medievale senese. Un’opera di grande importanza strategica”.

Nel corso di formazione “vengono insegnate tecniche di manutenzione per diventare ‘bottinieri’ (il termine antico con cui si chiamava gli operai del Comune che gestivano queste strutture)-dice ancora Tavarnelli-, come ad esempio come pulire la canaletta dove passa l’acqua per evitare che questa si incrosti di calcare. I nostri studenti che parteciperanno inoltre possono vedersi assegnare dei crediti formativi spendibili per conseguire la laurea triennale o magistrale. Questo ha ricadute positive anche da un lato accademico”.

L’inaugurazione del corso, che si svolge al complesso didattico di via Laterina, sarà alle 18, alla presenza del Rettore Francesco Frati, delle autorità accademiche e del presidente e dei consiglieri della Diana e delle rappresentanze dell’amministrazione comunale di Siena, oltre che di altre istituzioni che hanno partecipato all’organizzazione del corso. Gli interessati alla partecipazione al corso possono sin da ora inviare una email all’Associazione La Diana all’indirizzo segreteria@ladianasiena.it

“La mia passione è nata per motivi professionali. Quando lavoravo per il progetto sul Museo dell’Acqua, nel 2006, ho scoperto un mondo – afferma Andrea Morini, presidente dell’Associazione-. Così mi sono interessato e sono entrato nell’associazione. Questi cunicoli sono qualcosa di magico che riporta indietro la mente a secoli fa, al tempo di romani ed etruschi. Perché uno studente dovrebbe fare il corso? Chi ama storia e geologia non può non sceglierlo: i bottini raccontano la nostra conformazione geologica e sono la storia parallela di Siena, delle sue epoche e della sua vita passata”, conclude