Siena, patto per la cultura con il supporto di Opera Laboratori: biglietti unici per musei comunali e Pinacoteca

Siena si prepara a ripartire anche in ambito culturale e dalla giunta arriva il via libera lo schema di accordo per l’istituzione di biglietti integrati tra musei comunali senesi e la Pinacoteca Nazionale, grazie al lavoro del gestore Opera Laboratori.

La delibera costituisce anche un primo passo verso un patto successivo che dovrà essere stipulato tra palazzo Pubblico e la Direzione regionale Musei della Toscana. Nell’atto di giunta sono anche elencate quelle che potrebbero essere le tariffe dei biglietti integrati: per entrare al Santa Maria della Scala e alla Pinacoteca Nazionale si dovrà pagare 15 euro (l’introito sarà cosi suddiviso: 9 euro andranno al Comune, 6 alla Pinacoteca); per Museo Civico, Santa Maria della Scala e Pinacoteca Nazionale il costo indicato è di 20 euro(14 euro destinati al Comune, 6 alla Pinacoteca); per Museo Civico, Torre del Mangia, Santa Maria della Scala e Pinacoteca Nazionale il costo è invece di 25 euro (19 euro al Comune, 6 alla Pinacoteca).

Opera Laboratori lavorerà insieme alla Pinacoteca per gestire l’accordo con il Comune, accordo che partirà con l’apertura al pubblico della “Collezione Spannocchi” al complesso museale Santa Maria della Scala e scadrà il 31 dicembre 2022. Alla scadenza le parti “verificheranno la sostenibilità delle condizioni e l’andamento del servizio, nell’intento di promuovere la sottoscrizione di un nuovo accordo avente valenza pluriennale”, si legge nell’atto ed inoltre ” si impegneranno a promuovere il biglietto cumulativo attraverso un sistema di comunicazione integrato che preveda la promozione del biglietto medesimo su tutti i propri canali comunicativi”.

L’atto prosegue: “La riduzione della tariffa conseguente all’integrazione dei biglietti in oggetto graverà esclusivamente sulla quota che spetta alla Pinacoteca, fatta salvo per la riduzione di un euro della quota comunale sul biglietto di maggior costo, che si ritiene possa essere compensata dalle vendite aggiuntive generate dall’applicazione dell’allegato accordo”. Di conseguenza “non è prevedibile che la tariffa determinata dall’accordo induca né riduzioni di entrata né aumenti di spesa per il Comune di Siena”