Siena, il lato ‘sporco’ del Natale: sprechi alimentari e cibo gettato come spazzatura

I tanti sacchi pieni lasciati fuori dai bidoni, le cartacce, i piatti di plastica e le bottiglie di vetro trascinate in mezzo alla carreggiata e soprattutto le innumerevoli fette di pane disseminate per terra. Il cenone della Vigilia ed il pranzo di Natale hanno purtroppo regalato al nostro bellissimo territorio uno spettacolo indegno fatto di rifiuti e di sporcizia. La foto è stata scattata oggi, nel giorno di Santo Stefano, siamo al bivio tra la strada di Pieve al Bozzone e quella di Montechiaro, poco dopo l’uscita dalla località di Monteaperti nel comune di Castelnuovo Berardenga.

Una delle zone più belle di Siena, una cartolina del nostro territorio viene rovinata dall’inciviltà delle persone. Laddove il rispetto del territorio sarebbe necessario, abbondano invece rifiuti. Al di là del fatto che il cibo sarebbe stato potuto essere chiuso meglio dentro i sacchi, l’immagine testimonia però anche il grande spreco alimentare che sta avvenendo in questi giorni. Secondo un’indagine elaborata da Coldiretti e Ixè. gli italiani hanno speso a tavola oltre 2 miliardi e mezzo di euro per i cibi e le bevande consumati tra la cena della Vigilia e il pranzo di Natale con un aumento del 9% della spesa rispetto al 2018.

Per il Codacons  il 20% degli acquisti alimentari degli italiani in occasione delle feste di Natale, 21 euro tra cibo e bevande, non potendo essere conservati, finiranno nella pattumiera. Per le feste allora sarebbe meglio fermarsi un secondo ad ascoltare proprio i consigli dell’associazione: “acquistare meno etti di cibo. Non esagerare coi quantitativi, non farsi prendere dall’ impulso di riempire il frigo di etti ed etti di affettati nel timore che manchi qualcosa. Stesso discorso per la carne e per gli altri alimenti. Questo significa che è sempre valido il consiglio solito: andare con la lista della spesa dettagliata e obbligarsi a rispettarla. Altro suggerimento sempre valido, meglio comprare frutta e verdura di stagione”.

Ma per rendere davvero il Natale una festa per tutti  forse dovremmo essere più solidali con chi ha davvero bisogno di un pasto caldo. In Nord Italia, a Busto Arstizio ormai da anni viene organizzata una “cena degli avanzi” natalizia per i più poveri. A Siena ci sono invece tanti volontari che tre volte a settimana raccolgono il cibo per la mensa di San Girolamo, portare il cibo a queste persone sarebbe un modo per lottare contro gli sprechi e dare un po’ di felicità anche a chi è meno fortunato di noi.

Marco Crimi