Siena, la promessa di Tajani agli insegnanti precari: “Lavoreremo per far valere i vostri diritti”

“Ci lavoriamo”, sono due le parole con cui il vice presidente di Forza Italia Antonio Tajani ha risposto agli insegnanti precari senesi. Poco dopo la conferenza di presentazione della nuova sede senese un gruppo di docenti ha consegnato ai vertici del centrodestra, tra cui anche Susanna Ceccardi candidata della coalizione per le future elezioni regionali in Toscana, un documento dove, lo ricordiamo, si chiede ” un concorso per titoli e servizi, l’immissione in ruolo con decorrenza giuridica dal settembre 2020, con formazione in itinere e obbligatorietà del superamento dell’anno di prova”.

“Chiediamo anche l’accesso per i docenti di terza fascia con almeno 36 mesi di servizio – si legge-, o che li matureranno nel prossimo anno scolastico, ad un percorso abilitante che, attraverso esami in itinere ed esame orale finale, permetta di conseguire l’abilitazione e successivamente l’inserimento nelle graduatorie ad esaurimento dalle quali attingere per scorrimento per accedere al ruolo. Chiediamo inoltre l’assunzione dei docenti che si sono specializzati sul sostegno durante il quarto ciclo Tfa e maggiori investimenti per il comparto scuola. Per il concorso ordinario si richiede di attribuire un peso maggiore ad ogni anno di servizio prestato”.

“Chiediamo di far valere i nostri diritti che in Parlamento non sono fatti valere – così esordisce uno dei membri del Comitato insegnanti-. Non vengono rispettate le direttive europee, cioè che dopo 36 mesi di servizio si deve essere immessi in ruolo. Questa precarietà si aggrava con il rinnovo delle graduatorie”. Un altro dei rappresentanti del gruppo ha invece detto a Tajani, “in Italia il docente si tiene precario per forza, salvo poi farn carta straccia per fare entrare il nuovo anche se noi abbiamo tenuto la scuola in piedi in questi anni”. Tante le promesse che i membri del centro destra hanno fatto ai precari questo pomeriggio, una di queste è quella di due proposte di legge da presentare sia alla Camera che al Senato.