Siena, i vigili del fuoco donano il ricavato del calendario alla fondazione Danilo Nannini

Nella sala delle bandiere del comando dei Vigili del fuoco si è svolta la cerimonia di presentazione del calendario e della donazione di un ulteriore contributo alla fondazione Danilo Nannini. Presenti il comandante dei Vigili del fuoco di Siena, Luca Nassi, il presidente della associazione dei Vigili del fuoco di Siena – Asp, Cesare Alberto Mauri, e la presidente della fondazione Danilo Nannini, Daniela Ceccarelli. Ogni anno i ricavati della vendita del tradizionale calendario vanno in beneficienza: quest’anno andranno alla fondazione Danilo Nannini che si occupa di maternità ed infanzia.

Il comandante Nassi è il primo a intervenire: “Nonostante le difficoltà apparentemente insormontabili anche quest’anno siamo riusciti ad avere un nostro calendario. Ovviamente non siamo riusciti a procedere con la consueta vendita, ma siamo riusciti a proporre la cosa come un progetto online. Dal canto nostro posso garantire che l’impegno è stato massimo nel cercare di trovare un difficile punto di equilibrio tra la situazione che stiamo vivendo e la tradizione”.

Il presidente dell’associazione dei Vigili del fuoco di Siena, Alberto Mauri, il quale ha annunciato un contributo ulteriore alla fondazione Nannini. “La pandemia ha creato condizioni straordinarie -spiega Mauri- che nessuno poteva prevedere, ed allora la nostra associazione ha preso misure straordinarie. Abbiamo voluto integrare i fondi raccolti con una ulteriore offerta che il consiglio direttivo ha messo a disposizione tramite delibera, e che oggi noi ci permettiamo di consegnare simbolicamente all’associazione Danilo Nannini”.

Daniela Ceccarelli, presidente della fondazione Danilo Nannini, dopo aver ringraziato il corpo dei pompieri, spiega: “oggi è come tornare a casa -dice Ceccarelli- visto che io sono cresciuta in una caserma come questa. Mio padre è stato un vigile del fuoco, ed io mi sono sempre sentita orgogliosa di questo legame”. Infine, la presidente conclude: “Per noi, oltre agli aiuti economici, è molto importante farci conoscere. È importante che la fondazione venga sostenuta, che le istituzioni partecipino e che si rendano conto di quello che stiamo facendo”.

Emanuele Giorgi