Qualità della vita, il rettore Frati: “Siena risalga la classifica con l’innovazione”

“Dispiace vedere che la città ha perso delle posizioni, ora bisogna lavorare tutti insieme come negli ultimi mesi . Vanno condivise le nostre esperienze, ci deve guidare l’innovazione”. Questo è il consiglio che Francesco Frati ha dato alle altre autorità cittadine dopo essere venuto a conoscenza del brutto risultato di Siena nella classifica della qualità della vita de Il Sole 24 ore.

In un’intervista-fiume il rettore della nostra Università ha anche affrontato altri argomenti, in primis la trasformazione del  corpo docenti dello stesso ateneo. Oggi infatti c’era la cerimonia del Tocco. “Stiamo attraversando una fase caratterizzata da un turnover elevato – afferma- .Tanti pensionamenti ci impongono un grande lavoro di reclutamento. Positivi sono stati i piani di assunzione straordinari organizzati dal Miur. Tanti giovani ricercatori hanno ottenuto una cattedra. Ottanta sono i colleghi neoassunti o che sono passati di grado”.

Frati è poi tornato a parlare del caso Castrucci a quasi una settimana dall’annuncio dell’ormai famoso professore di filosofia del diritto di volersi difendere attraverso vie legali dalle accuse di essere nazista e antisemita. “Proprio perché sono stati avviati procedimenti disciplinari interni e penali esterni, Castrucci potrà difendersi nelle sedi più adatte. Non ho molto da dire se non ribadire gli atti ufficiali già presi”.

Spazio poi al lavoro svolto negli ultimi giorni , nello specifico la scoperta dell’università di Siena della presenza di un alto livello di metalli pesanti nel sangue dei malati di tumore che abitano nella Terra dei Fuochi. ” I lavori condotti dal nostro professore Antonio Giordano dimostrano che è possibile stabilire un contatto tra i livelli di inquinamento ambientale che si osservano in quei luoghi e l’incidenza di alcune malattie oncologiche – sottolinea Frati-. Sono dati preliminari che però ci consentono di tracciare una strada per cercare dei marcatori che ci permettano di potere intervenire prima sule patologie”.

Marco Crimi