Siena – Firenze, protesta dei sindaci contro i nuovi cantieri: “I lavori dovevano essere fatti proprio ora?”

Contestazioni, lettere, segnalazioni, richieste di dialogo e proteste che da tempo coinvolgono i territori tra Siena e Firenze con una strada che da anni vede il susseguirsi di cantieri e di interventi di manutenzione.

E ‘iniziato un nuovo capitolo della lunga storia del viadotto delle Terme Falciani che si trova nel comune di San Casciano, nella parte fiorentina dell’Autopalio. Lunedì 5 luglio, come annunciato da Anas, sono partiti i lavori di riqualificazione che avranno una durata di 8 mesi. I lavori sono previsti nell’ambito del piano di manutenzione della rete stradale toscana. Per consentire lo svolgimento delle attività,  fa sapere Anas, nella prima fase il transito è consentito sulla corsia di sorpasso in entrambe le carreggiate, mentre la corsia di marcia sarà chiusa in corrispondenza del cantiere per un tratto di circa 1,2 km (dal km 49,700 al km 50,911).

La speranza è che per il marzo 2022 (mese in cui è previsto il fine lavori ndr) si riesca a trovare una soluzione definitiva, o quanto meno duratura, per questo tratto di strada. L’inizio dei cantieri però, al momento, ha portato a code e ingorghi, un grosso disagio per chi percorre la Siena-Firenze per lavoro e per i turisti che vogliono visitare i tanti luoghi meravigliosi nelle due province o che vogliono andare al mare. Un disagio a cui si aggiungono le criticità dovute alla chiusura, ancora per lavori, dello svincolo dell’A1 vicino Impruneta e che è stato percepito e denunciato dalla politica locale.

“Siamo vicini al collasso”, così dal Chianti fiorentino si alza il coro di protesta dei sindaci Roberto Ciappi(San Casciano in Val di Pesa),  Alessio Calamandrei(Greve in Chianti),Paolo Sottani (Impruneta) e David Baroncelli (Barberino Tavarnelle).“Siamo favorevolissimi agli interventi strutturali, che si rendono necessari per la messa in sicurezza delle nostre viabilità e per i quali abbiamo condotto più di una battaglia perché i cantieri abbandonati da anni tornassero attivi, ma non è questo il modo di operare e di farli ripartire”, affermano i primi cittadini che però denunciano di non essere stati “mai stati coinvolti nella programmazione della riapertura dei cantieri, non conoscevamo nulla delle intenzioni di Autostrade e non abbiamo potuto informare i cittadini, coloro che risiedono e lavorano nei nostri territori e nell’area fiorentina”.

I quattro incalzano: “il problema non solo è reale, visibile sotto gli occhi di tutti, ma sta lievitando ogni giorno generando una sequenza incontrollabile di ripercussioni che aggravano e appesantiscono il transito veicolare, soprattutto in corrispondenza del fine settimana con le uscite fuori porta e il flusso automobilistico diretto verso il mare”.

A protestare sono anche i sindaci della nostra provincia. “Non si mette in discussione l’importanza dei lavori, ma si stanno sommando una serie di cantieri sull’Autopalio e sull’uscita dell’A1 in una fase complicata dell’anno. Si aprono spiragli sulla stagione del turismo ma quello a cui stiamo assistendo non aiuta”, sottolinea il sindaco di Poggibonsi David Bussagli.

Dalla Val d’Elsa interviene anche il sindaco di Colle Alessandro Donati: “In questa protesta non possiamo che essere dalla parte dei nostri colleghi sindaci cui abbiamo già espresso la nostra solidarietà. L’apertura dei cantieri senza una vera concertazione non fa altro che aumentare l’esasperazione degli utenti e dei comuni che si trovano senza strumenti per affrontare questo stato di cose. Stante la necessità degli interventi chiediamo che Anas dia un segnale di collaborazione più efficace”.

Sulla stessa linea di pensiero anche il sindaco di Monteriggioni Andrea Frosini: “I lavori sono indispensabili ma il problema è la tempistica con cui sono stati programmati: sappiamo di essere in un momento in cui la stagione turistica riparte dopo la pandemia creiamo lo stesso disagio per la viabilità attraverso i cantieri. Dovevano essere fatti proprio ora non si potevano programmare in tempi diversi?”.

 
“Ormai hanno finito e inaugurato la nuova autostrada Salerno-Reggio Calabria, dopo decenni di cantieri. Purtroppo, invece, per la superstrada Firenze-Siena non si riesce a intravedere la fine, anzi: sono scattati nuovi lavori ai viadotti Falciani e Docciola, con durata prevista 8 mesi. Si viaggerà solo sulle corsie di sorpasso, perché quelle di marcia saranno chiuse. Nuovi disagi per gli automobilisti, con code chilometriche, il tutto sommato a cantieri già aperti sul tratto San Casciano-Tavarnelle”. Lo affermano il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella, e il coordinatore provinciale di Forza Italia Siena, Lorenzo Lorè.