Siena, ecco il piano operativo. De Mossi: “La città ha un nuovo strumento di sviluppo”

“Interventi sui solai e soppalchi, sui sottotetti, sulle coperture, sulle altane, sulle facciate secondarie che ora non si possono fare. Rendiamo abitabili i sottotetti, nel centro storico al primo piano  e nel pian terreno degli edifici si potranno aprire attività lavorative. In campagna, se una persona vive in un fienile, potrò aprirci il proprio ufficio, Abbiamo introdotto sistemi per semplificare la mobilità”. E ‘l’architetto Roberto Vezzosi che introduce le novità del piano operativo che il consiglio comunale ha approvato in un cinque sedute fiume tra la scorsa e questa settimana.

“Vogliamo evitare che il centro storico diventi come Venezia o alcune zone di Firenze, completamente svuotate per fare spazio ad affittacamere e B&B. La pandemia ci ha insegnato che una città non può pensare solo ad una monofunzione turistica – prosegue Vezzosi-. Il PO introduce molte novità in un equilibrio di rispetto della storia di Siena e capace di guardare al futuro munendosi di dotazioni standard adeguate ai numeri di oggi e non a quelli di mezzo secolo fa, ad esempio i parcheggi pertinenziali e pubblici, ma anche la possibilità di introdurre nuove attività lavorative”.

Per Paolo Giuliani, della direzione urbanistica della città il nuovo piano operativo “dovrebbe entrare in vigore all’inizio dell’estate – afferma-. I tempi saranno scanditi dal lavoro che faremo con la Regione, in inverno andremo a presentare il piano alla Conferenza di copianificazione e in quella sede troverà la sua completa definizione, per poi tornare in consiglio comunale per la sua definitiva approvazione. Il primo passo è stato definire il perimetro del territorio urbanizzato perché non era mai stato fatto e successivamente l’ufficio tecnico ha verificato che il processo del Piano seguisse le linee guida apportando le proprie conoscenze e contributi”.

Sono state 387 le osservazioni al PO presentate in questi giorni di cui la gran parte è arrivata da provati, enti e singoli cittadini. Di queste la metà sono state dichiarate accoglibili. “E’ stata prevista una più vasta gamma di interventi e di destinazioni d’uso, sempre nel rispetto dei numerosi vincoli presenti. Il Consiglio comunale ha approvato anche la norma relativa alle diciassette Contrade che prevede la possibilità di realizzare manufatti e opere all’interno del centro storico, nello specifico ambito rionale, per le attività di contrada – spiega il Comune in una nota-. Tra le modifiche proposte dalla Direzione urbanistica vi è la possibilità di non costituire variante al Piano Operativo nel passaggio dall’una all’altra sotto-articolazione, previa verifica del rispetto degli standard urbanistici. In tal modo si realizza una completa flessibilità nella previsione di spazi, attrezzature e servizi pubblici o di interesse pubblico con possibilità quindi di poter insediare un’attrezzatura diversa da quella prevista senza dover mettere in atto una procedura di variante urbanistica”.

Stamani ad aprire la conferenza di presentazione è stato il sindaco di Siena Luigi De Mossi. “Abbiamo dotato la città di uno strumento di sviluppo – ha detto-. Un piano operativo deve avere la capacità di essere sufficientemente contemporaneo e necessario nell’immediato, ma senza chiudere le strade al futuro tenendo conto di come le esigenze e le necessità della vita cambiano in breve tempo. Siena si trova davanti a sfide enormi, non solo urbanistiche, che passano dalle tante certezze del passato alle occasioni del futuro in termini di opportunità di lavoro e della qualità della vita”.

L’assessore all’urbanistica Francesco Michelotti ha invece risposto alle polemiche dell’opposizione in consiglio comunale. “La Direzione urbanistica ha chiesto di portare delle proprie osservazioni da discutere, bisogna capire che in questa città si discute tra tutti e non si prendono più “soluzioni nel buio di una stanza” – afferma-. Parliamo e dialoghiamo con tutti. L’opposizione poi deve capire da che parte stare: non si può volere stare con la Regione un giorno, e il giorno dopo volere liberalizzare tutto”. Per Michelotti il piano  “prefigge di migliorare la qualità della vita che tiene conto anche del valore della nostra città sito Unesco”.

Dalla politica è arrivato il commento soddisfatto di Forza Italia. “Rivalorizzazione del centro storico, tramite l’individuazione di processi che conducano alla sua riappropriazione da parte degli abitanti, recupero, ristrutturazione, rigenerazione del patrimonio edilizio ed immobiliare esistente – si legge in una nota-, individuazione di nuovi parcheggi scambiatori che consentano l’alleggerimento del traffico nelle zone maggiormente congestionate, oltre al miglioramento della viabilità di alcune direttrici, valorizzazione delle aree verdi e interventi a sostegno della crescita della città”.

“A questi si aggiunge la previsione di nuove aree di edificazione sulle quali questa Amministrazione ha adottato una strategia precisa, prevedendo l’onere per tutti coloro che vorranno effettuare nuovi interventi di abbinarci anche un intervento pubblico che porti benefici alla collettività – continua-.Non dimentichiamo mai che dare nuovo impulso all’edilizia significa aiutare la crescita e soprattutto la valorizzazione del nostro patrimonio, non solo immobiliare, ma anche turistico e soprattutto culturale”.