I dipendenti di Opera a De Mossi:”Azienda ha creato lavoro, Comune rivaluti le sue scelte”

Nessun rinnovo per Opera Laboratori nella gestione del Santa Maria della Scala. A quanto si apprende dalla stampa locale la convenzione che scade nel novembre del 2021 non continuerà negli anni successivi. La scorsa settimana in una delibera la giunta aveva scritto che :”Ritenuto di provvedere in merito rinnovando la convenzione per la gestione della biglietteria centralizzata fino al 9 novembre 2021, dando atto, fino da ora, che il comune di Siena non intende rinnovare il contratto con Opera SpA e che pertanto lo stesso si intende concluso al 9 novembre 2021″. Poche righe che suonano come un avviso di sfratto e che si possono leggere nel testo del rinnovo della convenzione tra il municipio, l’opera del Duomo e Opera Laboratori fiorentini per la gestione ‘unica’ della biglietteria al Santa Maria della Scala. Rimasti sorpresi della novità anche alcuni lavoratori di Opera che oggi hanno scritto una lettera a Luigi De Mossi, sono un cinquantina i dipendenti che si troverebbero in serie difficoltà se questa decisione fosse portata in fondo. Riceviamo e pubblichiamo.

“Alla cortese attenzione del signor Sindaco Luigi De Mossi e della Spett.le Giunta Comunale
Siamo un gruppo di professionisti senesi che lavorano con la società Opera SPA/ Civita e che attualmente prestano servizio a Siena,ail Complesso Museale del Santa Maria della Scala.
Vorrà scusarci se ci rivolgiamo a Lei e siamo a interessarla in merito a quanto abbiamo letto in questi giorni sulla stampa locale, riguardo la volontà da parte dell’Amministrazione Comunale di non voler rinnovare il contratto in scadenza per Novembre 2021 con la società per la quale lavoriamo.
Ci preme sottolineare che molti di noi prestano da anni servizio in questa struttura, e grazie a quanto fatto dall’azienda, si sono formate delle competenze locali e creati così molti posti di lavoro per la città e le zone limitrofe. In questo modo, altri colleghi si sono potuti aggiungere all’organico originale, creando così un gruppo di professionisti che, ci auguriamo, offra un buon servizio ai tanti turisti che vengono a Siena.
Come facilmente potrà verificare, la quasi totalità di noi che lavora in questa struttura museale, è nata e vive da sempre in questa città (alcuni di noi sono addirittura nati nel complesso presso cui lavorano attualmente).
Non vogliamo peccare di superbia, ma riteniamo di svolgere il nostro lavoro, oltre che con impegno, serietà e rispetto del luogo, anche con la dovuta e necessaria professionalità.
Peraltro molti di noi sono stati testimoni, come operatori, della trasformazione del Santa Maria della Scala, da Spedale a polo museale, vivendo con entusiasmo tutto il suo percorso.
Inoltre, dal momento in cui la nostra azienda, insieme all’Università e all’Amministrazione Comunale, porta avanti un progetto finalizzato a un Master (Executive in Management del Patrimonio Culturale) per la formazione di nuovi professionisti del nostro settore, riteniamo, anche con queste figure, di poter continuare a offrire (e sicuramente migliorare) il servizio da noi sinora svolto.
Con la presente siamo quindi, cortesemente, a invitarLa a tenere nelle dovute considerazioni quanto da noi sopraindicato, affinché non si vada a configurare una situazione tale da determinare problematiche per le nostre famiglie e per l’economia del nostro territorio, anche tenuto conto del fatto che l’azienda nella quale prestiamo servizio, ha sempre onorato nei nostri confronti tutti gli impegni, economici e non.
Capirà che in momenti come questi, dove la preoccupazione per chi opera nel settore turistico è ai massimi livelli (in quanto si preannuncia di avere un 2020 in forte recessione), trovarsi a leggere sulla stampa tale notizia per noi lavoratori è stata una bella doccia fredda.
Per questo, confidiamo che la presente comunicazione venga da Lei considerata per una eventuale rivalutazione di quanto deciso dall’Amministrazione Comunale.

I lavoratori di Opera”