Siena, corso d’autodifesa e tiro a segno dalla distanza per sessanta ragazze

Riceviamo e pubblichiamo

“La giornata della non violenza sulle donne è stata celebrata al tiro a segno Nazionale di Siena in maniera alternativa rispetto alle altre numerose manifestazioni, tenute su tutto il territorio nazionale, da una sessantina di ragazze che si sono prodigate a sparare su un bersaglio posto alla distanza di circa sette metri. Questa manifestazione è nata come implementazione del corso di autodifesa delle donne che si svolge presso il palazzetto del CUS PalaNibbi, in cui un centinaio di ragazze, più o meno giovani, imparano a difendersi sotto la guida di istruttori di judo. Questo corso di autodifesa è stato sostenuto dalla Amministrazione Comunale ed è organizzato dal CUS Siena, Sezione Judo, già da alcuni anni, seguendo la metodologia globale di autodifesa (MGA). Nello stand dei 25 metri si sono alternate le ragazze, una alla volta, allo scopo di controllare l’emozione, lo stress e l’ansia che si prova imbracciando per la prima volta un’arma che crea, inevitabilmente, tensione fisica, angoscia e preoccupazione. Alternandosi in modo disciplinato allo stand dei 25 metri, le ragazze, dotate di occhiali e cuffia, hanno sparato prima con una carabina quindi con una pistola entrambe di calibro 22LR (piccolo calibro) sotto la guida degli istruttori Paride Minervini e Massimo Dreassi che hanno insegnato loro la posizione, l’imbracciatura e la tecnica di sparo delle due armi. A conclusione delle prove, le ragazze hanno dimostrato senza ombra di dubbio, di saper gestire la loro emozione, lo stress e l’ansia in situazioni di emergenza, in questo caso imbracciando per la prima volta un’arma a fuoco, come si spera nel caso di aggressione da parte di malintenzionati. I risultati conclusivi delle prove di sparo hanno constatato che le ragazze se la sono cavata in maniera egregia e qualcuna di loro avrebbe il talento necessario per partecipare, previo serio allenamento, a gare federali di tiro a segno. Questa iniziativa, nata da un’idea di Minervini e del Presidente della Sezione Judo, Gianni Colombini e successivamente sostenuta dal Presidente del TSN-Siena, Massimo Dreassi, potrebbe senz’altro essere ripetuta sistematicamente e periodicamente a sostegno della metodologia globale di autodifesa.

Umberto Melani”